Attualità
Femminicidio in Italia: i casi di violenza sulle donne che hanno riaperto il delicato dibattito
Il 2017 sta registrando 1 caso di femminicidio ogni due giorni: ecco i casi più eclatanti che hanno fatto tornare alla ribalta la discussione su un tema che dovrebbe essere una priorità.
Ogni due giorni, in Italia, una donna muore per mano di un fidanzato, di un ex, di un compagno, di un marito. Nel 2016 le vittime di femminicidio sono state 120, mentre si stima che sono 7 milioni le donne che nel corso della loro vita hanno subito una forma di violenza: sono dati ufficiali dell’Istat e del Ministero della Giustizia. Anche in questo 2017 sono stati tanti, troppi, i casi di cronaca nera che hanno portato alla ribalta un tema così delicato, che dovrebbe avere la priorità in una società che si dice moderna come la nostra. Ma intanto che si parla, le donne continuano a morire.
Le vittime sono sempre più giovani e le loro storie sono sempre più drammatiche, anche se la trama di fondo sembra sempre essere la stessa: uomini incapaci di affrontare la fine di una storia preferiscono usare violenza e arrivare addirittura a uccidere le donne che dicevano di amare. Violenze che talvolta sono durate per tutto il tempo della relazione, magari denunciate, ma senza ascolto, o tenute nascoste per paura di denunciare, perché si spera che le cosi cambino e tutto torni come prima. Ma non è mai così!
[related layout=”big” permalink=”https://www.pinkblog.it/post/161371/femminicidio-il-messaggio-di-alessia-marcuzzi-a-tutte-le-donne”][/related]
Negli ultimi 10 anni ci sono state alcune vittime che hanno destato maggiore attenzione soprattutto da parte dei media, che ci ha raccontato le loro storie (ma chissà quante donne sono state uccise nel silenzio generale): Noemi Durini aveva solo 16 anni, quando il suo fidanzato, di un anno più grande, il 3 settembre 2017 decise di porre fine alla sua vita. Nicolina Pacini ne aveva solo 15 di anni: è stata uccisa dall’ex della sua mamma, Donatella Rago.
Questi sono solo gli ultimi due casi che hanno sollevato clamore nel nostro paese. 116 le donne uccise solo nel 2016: Sara, bruciata viva nella periferia di Roma dall’ex fidanzato, Vania, un’infermiera massacrata dal suo compagno, Elizabeth, una donna peruviana di 29 anni strangolata nella sua casa di Monza dal convivente italiano. E ancora, Marina, 30 anni, e la figlia Katia, 4, uccisa da Volodymir Havrylyuk, rispettivamente marito e padre delle due vittime, Isabella Noventa, uccisa dall’ex fidanzato, Gloria Rosboch, strangolata dall’ex allievo e da un complice, Larisa Elena, strangolata e fatta a pezzi dal fratellastro, Sabina Iuliana Chris, accoltellata e poi data alle fiamme dal marito.
Andando a ritroso negli anni, sono tanti i nomi, le storie e i volti che sono rimasti impressi nel nostro cuore: Barbara Natale, uccisa a coltellate dal marito, Giordana Di Stefano, uccisa con un coltello dall’ex convivente, Daniela Masaro, soffocata dal marito, Laura Simonetti, uccisa a coltellate dal convivente, Eligia Ardita, morta per le troppe botte ricevute, Veronica Balsamo, gettata in un dirupo dal fidanzato, Jennifer Miccio, uccisa dall’ex fidanzato, Fortuna Loffredo, la piccola violentata e uccisa nel suo palazzo, Elena Ceste, il cui corpo venne ritrovato 9 mesi dopo, senza dimenticare Chiara Poggi, Meredith Kercher, Yara, Melania…