A volte il destino sa essere molto crudele. Simona Bottoli è una ragazza di 38 anni che da qualche anno combatteva contro un tumore, le sue precarie condizioni di salute avevano spinto lei e il compagno di sempre ad organizzare un matrimonio in chiesa per coronare il sogno di una vita. Era tutto pronto: la chiesa, l’abito, i fiori, tutto era stato programmato in modo da essere romantico e unico. Poi da un giorno all’altro la ragazza si aggrava al punto da rendersi necessario il ricovero d’urgenza all’Ospedale di Mantova.

Il matrimonio doveva essere celebrato sabato 30 giugno, ma purtroppo non ci è arrivata: è deceduta il giorno prima per un ulteriore aggravarsi delle sue condizioni di salute. Simona Bottoli aveva scelto il suo vestito da sosda, la canzone con cui avrebbe percorso la navata (l’Ave Maria di Schubert), tutto era pronto, alle nozze è mancata solo lei.

Simona Bottoli e l’amore della sua vita Gian Paolo Bottenghi erano già sposati, si erano uniti civilmente qualche anno prima, ma lei sognava un vero matrimonio, la chiesa, l’abito bianco e la magia di percorrere la navata, seppur sulla sedia a rotelle. Simona non ci è arrivata, ma adesso è libera dai dolori e dalla sofferenza, il suo amato abito bianco è stato seppellito insieme a lei e la proteggerà sempre ricordandole quanto è stata amata e quanto lei ha amato.

Simona Bottoli non è stata vinta dal male, il tumore non ha vinto sull’amore come scrivono sui giornali, ha resistito e ha vinto lei, perché fino all’ultimo aveva un sogno, qualcosa in cui credere e da costruire, e questo vuol dire non permettere alla malattia di portarsi via la speranza. Se c’è qualcuno che ha vinto in tutta questa storia è sicuramente questa coraggiosa donna.

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ultimo aggiornamento: 03-07-2018