Arredare e vivere in una mansarda è un progetto affascinante, romantico e divertente, ma proprio per la sua atipica, unica e particolare struttura ci sono alcuni limiti e caratteristiche che rendono difficile arredarla e illuminarla in modo adeguato. Oggi voglio focalizzare l’attenzione sulla giusta illuminazione artificiale. I sottotetti sono ambienti spesso poco illuminati per la mancanza di finestre ampie, per scelte architettoniche o stilistiche come, ad esempio, soffitti con travi di legno a vista, magari colorate con un impregnante scuro.

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Per ovvi motivi di altezze, nelle mansarde è sconsigliato usare lampadari o luci a sospensione. Fondamentale è progettare con cura i differenti punti luce, diversificandoli per tipo e colore (diretta o riflessa, calda o fredda) e usando differenti sorgenti (da parete, da terra, da tavolo). Spontaneamente, la soluzione più ragionevole per illuminare, è scegliere faretti da incasso, luci a binario o Led piatti e regolabili. Queste soluzioni semplici sono però spesso fatte senza criterio, alternando stanze in soporifera penombra ad ambienti con accecanti riflettori da stadio.

Alcune idee per illuminare una mansarda

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Navigando sul web ho trovato alcune idee interessanti che spero possano incontrare il gusto di molti. Se non si ha un ingresso ampio e spazioso trovo molto bella e pratica la luce proposta da Hareide Design per Northen Lighting, Illusion Half. Un’originale lampada da parete la cui base è un comodo tavolino sul quale appoggiare la posta o le chiavi.

Vicino ai divani o in camera da letto trovo adatta la Industrial Bedside Pulley Lamp disegnata da Sarah Lonsdale. Semplice ed elegante sistema saliscendi con carrucola per dare un tocco originale e divertente all’ambiente. Sempre per la zona living la sempre perfetta Parentesi di Achille Castiglioni e Pio Manzù per Flos, regolabile in altezza.

Multifunzionale, versatile e componibile Stickbulb di Rux Design, che può essere usata come piantana o divisa e usata anche come luce da tavolo.

Per la zona pranzo una divertente alternativa alle luci a binario, che può essere posizionata o a soffitto o a parete, il sistema modulare Sparks ideato da Daniel Becker. Tre moduli differenti che posso essere disposti in varie configurazioni per formare una struttura tridimensionale.

In camera da letto o in salone semplicemente appoggiata alla parete Flat lighting di Dmo House. Semplice, lineare ma estremamente elegante.

Io personalmente amo le luci mobili, che possono seguirci per casa, essere appoggiate a terra o attacate a parete con un piccolo chiodo. Come per esempio Mayday progettata da Konstantin Grcic per Flos, The Luau Portable Lamp o Uto di Foscarini.

Se invece avete la possibilità di fare alcuni interventi strutturali l’architetto Gus Wüstemann ha ideato una soluzione originale per illuminare gli ambienti senza occupare spazio….un filo di luce illumina le pareti! Fate un giro sul sito per capire il segreto di questo innovativo sistema!

Le soluzioni sono molte e accontentano tutti i gusti e gli stili, unico altro consiglio che posso dare è di non sovraffollare troppo gli ambienti perchè si rischia di creare disordine e senso di oppressione.

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ultimo aggiornamento: 25-03-2013