La Ferrari 250 Le Mans è un sogno milionario, destinato a pochi paperoni del mondo, che possono permettersi una spesa a molte cifre. Il debutto in società di quest’opera d’arte da gara avvenne al Salone di Parigi del 1963. La linea riprende quella della 250 P, rispetto alla quale appare ancora più armonica. Progettata con l’obiettivo di omologarla fra le granturismo, fu costretta dalla Federazione Internazionale a confrontarsi con le più potenti Sport. Ne uscì a testa alta, perché questo bolide a motore posteriore centrale condensava il meglio della cultura tecnica di Maranello.

Il suo 12 cilindri di 3.3 litri, forte dei 320 cavalli erogati, spingeva con una carica inesauribile. Al resto ci pensava il magnifico equilibrio dinamico. Uno dei primi a scommettere sulle qualità di questa “rossa” fu Luigi Chinetti, titolare della NART. La storia gli diede ragione. Numerosi furono infatti i successi del piccolo prototipo. Fra questi, le doppiette alla 12 Ore Reims del ’64 e alla 500 Km di Spa-Francorchamps del ’65.

Ma il trionfo più importante arrivò alla 24 Ore di Le Mans dello stesso anno, davanti a bolidi più performanti di casa Ford e Ferrari. Oggi di lei resta il ricordo delle sue imprese e il fascino di un design senza tempo, che ha influenzato le realizzazioni successive. I collezionisti fanno a gara per assicurarsene un esemplare, nelle rare occasioni in cui si presenta l’opportunità dell’acquisto. Facile intuire il tenore delle cifre in ballo.

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ultimo aggiornamento: 25-01-2013