Si chiama Lou Jing, ha 20 anni, è dell’anno del serpente ed è cinese, anche se non sembra. Mamma cinese, di Shanghai. Papà americano, arrivato e poi scappato. Era di colore, ed è l’unica eredità che le ha lasciato.

La ragazza di cioccolato, così è stata etichettata, ad agosto ha partecipato ad una trasmissione per nuovi talenti “Go! Oriental Angel”, mandata in onda dalla Dragon TV di Shanghai. E’ arrivata tra le finaliste, ma a differenza di tutte le altre cinesi, lei era nera. Il presentatore che era gentile la chiamava “Halle Berry della Cina”. Lou Jing studia all’Accademia Drammatica di Shanghai e da grande vuole fare la presentatrice. Davanti alle telecamere non va nel pallone, ha le capacità e gli estimatori giusti: i suoi prof. Tuttavia questi non sapevano che l’avrebbero mandata nella tana delle tigri.

Dal momento in cui ha acquistato visibilità, sul web sono iniziati commenti ironici, poi irrispettosi, poi cattivi, fino a immondi: “I cinesi neri non esistono”. Lou Jing ha riferito alla stampa che agli sguardi curiosi si è abituata subito, mentre quello che non riesce a capire sono i commenti ingiusti e le critiche ingiuriose fatte online. Le hanno chiesto se c’è razzismo in Cina, Lou ha risposto così: “Io parlerei più di aggressività che di razzismo. Davanti alle offese lascio perdere, reagisco solo se sono di cattivo umore”. Gli insulti non sono mancati nemmeno alla madre, tacciata di essere una poco di buono perché rimasta incinta di uno straniero, nero, e forse nemmeno americano, e forse africano.

Curiosità della lingua cinese: “l’orrore” per l’Africa è storica e la ragione si perde nella notte dei tempi. Se si guarda il modo in cui i cinesi hanno tradotto i nomi dei continenti (seguendo la linea onomatopeica ma al contempo scegliendo i significati più positivi), e così gli aggettivi che ne derivano, l’antipatia – chiamiamola così – per questi popoli appare bella evidente:

– America: 美 洲 Měizhōu dove “zhōu” è continente e “měi” è “bello, buono”
– Europa: 欧 洲 ōuzhōu dove “zhōu” è continente e “ōu” è proprio “Europa”.
– Oceania: 澳 大 利 亚 Aòdàlìyà dove “aò” (non è romano!) vuol dire baia, “da” è “grande”, “lì” è “vantaggioso”, “yà” è “secondario”
– Africa: 非 洲 Fēizhōu dove “fēi” vuol dire “male, errore”

Oggi Lou Jing fa tirocinio in un’altra trasmissione televisiva, nessun agente l’aiuta, fa tutto da sola e tra due anni si laureerà. Poi, secondo le sue parole, vorrebbe andare all’estero. Forse in Europa. Forse in America.

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ultimo aggiornamento: 29-10-2009