Altri no. Sono contrastanti insomma le voci che si rincorrono intorno al Cristo in croce, donato dai collezionisti canadesi Kathleen Onorato e Peter Silverman al Louvre di Parigi. Acquisito nel 2005 a Monaco dagli stessi attraverso un intermediario, non si sa nulla di più della sua provenienza, come accade spesso per tali formati e sottoposto a expertise, secondo una prassi consolidata del noto museo parigino. Cinque gli storici dell’arte convocati per dirimere la questione, tre italiani e due francesi incaricati di stabilire se l’opera lignea puo’ essere davvero attribuita a Michelangelo del quale, per il momento, non si conosce con certezza che un solo Cristo, più tardivo, di circa un metro d’altezza, in gergo un demi nature, confermato dalla definizione del Larousse online, realizzato per il priore del convento di Santo Spirito nel 1492-1493. E il risultato, secondo Le Monde, non sarebbe unanime, dato che, come sottolinea Marc Bormand, conservatore capo del dipartimento delle sculture:

Tutti hanno riconosciuto un’opera di grande qualità, e sicuramente dell’epoca, ma come previsto i pareri divergono, due sono estremamente favorevoli a un avvicinamento a Michelangelo, il terzo vi si è opposto, indicando che si tratta di “un’artista che si è ispirato a Michelangelo”, il quarto ha mitigato la sua opposizione, mentre il quinto esita a pronunciare un nome.

In ogni caso la scultura presenterebbe un’eccellente raffinatezza dei pigmenti, e i materiali nei quali è stata realizzata rinvierebbero al panorama italiano del primo ‘500, ma per saperne di più il Louvre ha deciso di affidarla per un esame tecnico al C2RMF (Centre de recherche et de restauration des musées de France) per saperne di più sullo stato di conservazione, sui materiali compositivi ed scovare altri indizi volti a chiarire l’identità del suo autore.

Nell’immagine Cristo in croce, Artista fiorentino intorno al 1500, forse Michelangelo, legno, altezza 44,7 cm, lunghezza 42 cm, profondità 9 cm, Musée du Louvre, département des
Sculptures © 2013 Musée du Louvre/Harry Bréjat.

Via | lemonde.fr/culture

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ultimo aggiornamento: 27-06-2013