Tre mesi di “Oracoli e Sibille” in bronzo incanteranno i visitatori presso il Civico Museo Archeologico di Bergamo. Sono le opere dello scultore Enzo Marazzi, che dal 29 giugno al 22 settembre 2013, entreranno in contatto con gli altri reperti dell’istituzione, intessendo un ritmo di interrogazioni e rimandi attraverso i millenni. Un’apertura sottile collocata temporalmente lungo l’intero arco dell’estate e che, a partire dal 6 luglio, sarà visitabile tutti i sabati sera fino alle 24. Enigmaticamente contemporanei, i lavori di Marazzi fondono lucide suggestioni ultramoderne ad echi mistici, realizzando un’epifania di forme da guardare attentamente, lasciandosi guidare in un’ardito volo di archi e volute, accomunate dalla materia di fondo, ma distinte da una vasta palette di finiture patine trasparenti, verniciature a forno e levigazioni lucide.
Perché queste sculture plastiche interrogano un passato leggendario, riproponendo attraverso le loro studiate denominazioni, gli echi della Pizia, nota sacerdotessa del tempio di Delfi, inebriata dai responsi del Dio Apollo, ma anche dei tanti altri profeti e profetesse della Grecia Antica, riuniti in una mostra che ritornerà in primavera, proseguendo il suo percorso oltreoceano, presso il Malba di Buenos Aires, dove sarà visitabile a partire dal 14 marzo 2014.
Tra le opere che compongono il percorso espositivo l’Oracolo di Dodona, rosso fuoco, l’Oracolo di Oropo, sinuoso come un’aurora boreale e Omphalos, ombelico del mondo, simbolo della nascita e della libertà del genere umano.
L’allestimento della mostra, che si avvale anche di un filmato sulla procedura della fusione in bronzo, conduce il visitatore in un viaggio esplorativo tra i millenni dove le opere contemporanee di Enzo Marazzi dialogano con i reperti storici e i mosaici dei primi secoli del Civico Museo Archeologico, calando il visitatore in una dimensione onirica e suggestiva.
Via | museoarcheologicobergamo.it
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