Si tratta di un’insieme di proiezioni suggestive che in almeno due casi ci riguardano da vicino, in quanto orgogliosi italiani pronti a supportare le grandi glorie dell’architettura rinascimentale e i capolavori del Veronese. Ma andiamo con ordine, per orientarvi e invogliarvi ad organizzare qualche puntatina oltremanica abbiamo pensato di presentarvi un vero e proprio vademecum, per un anno britannico ad alto tasso artistico, che si svolgerà a partire dal 19 febbraio 2014 al 19 gennaio 2015. Undici mesi esatti per cinque grandi mostre, che vi invitiamo a scoprire insieme passo passo.

Strange Beauty, I maestri del Rinascimento tedesco

national gallery of London, stagione 2014-2015, Hans Holbein il Giovane, Jean de Dinteville e Georges de Selve ('Gli Ambasciatori'), 1533 © The National Gallery, London

Si inizia con la Sainsbury Wing, presso la quale dal 19 febbraio all’11 maggio 2014, si potranno ammirare i capolavori del Rinascimento tedesco (titolo originale: “Strange Beauty: Masters of the german Renaissance”), in un gioco di rimandi ed approfondimenti organizzati dalla National Gallery in collaborazione con l’University of York. Dialoghi storici nazionali e contemporanei che esplorano la maniera stessa del porsi dei singoli oggetti artistici, visti nella loro identità come specchi del periodo nel quale sono nati e allo stesso tempo come schegge inserite in complessi movimenti e suggestioni, passati sotto diverse fortune e altrettanti sguardi. Da Hans Holbein il Giovane agli immancabili e famosissimi Albrecht Dürer e Lucas Cranach il Vecchio:

L’esposizione esaminerà anche l’evoluzione della percezione dell’arte del Rinascimento tedesco e le ragioni delle percezioni differenti del XIX° e il XX° secolo, specialmente nel contesto di formazione della National Gallery Collection. Mentre alcuni ammirano la maestria tecnica degli artisti e immersione nel sentimento nazionale, altri considerano tali opere eccessive e in certi casi addirittura brutte, soprattutto se comparate a quelle del Rinascimento italiano.

Veronese e la magnificenza del Rinascimento veneziano

national gallery of London, stagione 2014-2015, Veronese, Felice Unione, 1575 ca. © The National Gallery, London

Nel secondo appuntamento ci si ritrova faccia a faccia con il talento del Veronese (titolo originale: “Veronese: Magnificence in Renaissance Venice”), già presentato più volte tra le nostre pagine e celebrato da una mostra che porterà nelle stanze 4 – 8 e 11 – 12, 45 lavori chiave di uno dei più importanti rappresentanti del rinascimento nostrano, particolarmente radicato nel territorio veneto, ma al contempo dalla caratura quasi universale. Si tratterà di un’importante opportunità per osservare il primo percorso monografico mai dedicato all’artista nel Regno Unito, costruito con lavori provenienti da prestigiose istituzioni internazionali come gli europei Louvre di Parigi e Prado di Madrid, ma anche alcune perle giunte dagli avamposti culturali USA del Los Angeles County Museum of Art, Chrysler Museum of Art in Virginia e, il The State Art Museum of Florida fin nel cuore della National Gallery che ospita già 10 dipinti risalenti a diversi periodi creativi del Veronese, riproposti per l’occasione, tra i quali “La famiglia di Dario prima di Alessandro” e le quattro “allegorie dell’amore”.

Costruendo l’immagine, l’architettura nella pittura del Rinascimento italiano

national gallery of London, stagione 2014-2015, Duccio, L'Annunciazione, 1307/8�11 © The National Gallery, London

Dal 30 aprile al 21 settembre 2014, la Sunley Room conterrà alcune espressioni di un’approfondito percorso dedicato al ruolo delle strutture e degli elementi architettonici all’interno dei dipinti del Rinascimento nostrano (titolo originale:”Building the picture: Architecture in italian Renaissance painting”). Dopo il Veronese e grazie ad una panoramica di opere provenienti dalla dotazione della stessa National Gallery, alla quale si uniscono lavori provenienti da tutto il Regno Unito, comprese le fornite sale della National Gallery of Scotland, la mostra si concentra sull’importanza dello sfondo prospettico e delle costruzioni ambientali, nei quadri di autori dal XIV° fino al XVI° secolo, ricollegabili ad esponenti noti come Duccio, Botticelli e Crivelli. L’architettura esplorata è proprio quella, d’ispirazione neoclassica, che delimita gli spazi e ne restituisce la profondità con artifici che faranno scuola.

Architetture sottese a molti dipinti del Rinascimento italiano, che radicano lontane storie bibliche e mitologiche in un contesto fisicamente familiare. Le raffigurazioni degli edifici in certi casi riflettono forme architettoniche reali, in altri sono volutamente fantastiche, spingendosi oltre ogni possibilità strutturale. Costruzioni credibili o incredibili, che comunque offrono uno spaccato affascinante dell’ideazione, delle convenzioni delle tecniche architetturali del periodo.

L’apoteosi del Colore

national gallery of London, stagione 2014-2015, Hilaire-Germain-Edgar Degas, La messa in piega (�La Coiffure�), 1896 ca. © The National Gallery, London

Il penultimo degli sguardi in avanti è “Colour”, un omaggio sfacciato alla potenzialità evocativa del colore, sviscerata alla Sainsbury Wings dal 18 giugno al 7 settembre 2014. Aria estiva per tingere la National con le nuances di tutti i colori dello spettro (inclusi i metallici oro e argento) ognuno collocato in una specifica stanza tematica. Un viaggio nella storia dell’evoluzione delle tecniche cromatiche e dei relativi risultati, che presta un’attenzione singolare agli aspetti pratici della realizzazione pittorica, focalizzandosi sui materiali stessi e persino sulla fattura naturale o minerale dei pigmenti, per dilungarsi anche su supporti diversi dalla tela, come il vetro o la ceramica. Settecento anni d’arte, dal Rinascimento agli impressionisti, sono così presentati come stazioni progressive di un percorso di scoperte e di sfide, ricostruite per presentare anche la forza ed il genio intuitivo di artisti il cui unico desiderio coincideva con la necessità di prolungare la vita delle opere il più a lungo possibile. Dai canali commerciali spesso comuni, alla solitudine degli studi nei quali si praticava un’arte empirico e non convenzionale, i visitatori si ritroveranno immersi in una fitta rete di rimandi, che assomiglia a quella che circondava gli stessi spiriti creativi delle varie epoche.

Gli ultimi anni di Rembrandt

national gallery of London, stagione 2014-2015, Rembrandt, Autoritratto a 63 anni, 1669 © The National Gallery, London

La prima grande esposizione multimediale dedicata all’interessantissimo crepuscolo di Rembrandt, (titolo originale:”Rembrandt: The final years”) organizzata ancora presso la Sainsbury Wings dal 15 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015, porterà nelle vene artistiche della National Gallery 40 dipinti, 20 disegni e 30 stampe, grazie alla collaborazione del Rijksmuseum di Amsterdam, riaperto recentemente dopo fastosi lavori di ristrutturazione, istituzione nella quale la mostra proseguirà il suo percorso dal 12 febbraio al 17 maggio 2015. In un cammino dedicato proprio agli ultimi due decenni di vita del maestro, che scolpisce onestamente caratteristiche che hanno contribuito a perpetuarne la memoria.

Lontana dall’indebolimento dell’età, la sua creatività si espresse con rinnovata energia negli ultimi anni della sua esistenza: dal 1650 fino alla morte nel 1669 ha cercato coscientemente un nuovo stile, più espressivo e significativo. Si serviva con destrezza della pittura e delle sue tecniche per dare nuove e originali interpretazioni dei soggetti tradizionali dotando i suoi lavori di una rara profondità che influenzerà innumerevoli incisori, pittori e disegnatori nelle generazioni successive.

Strumenti per la visita

Senza dimenticare alcuni utili strumenti di approfondimento come le istruzioni “tours & trails” a disposizione delle famiglie, le indicazioni personalizzate e dirette al pubblico italiano (in lingua italiana) e ben due guide per orientarsi facilmente all’interno della collezione permanente, scaricabili direttamente sul sito.

Via | nationalgallery.org.uk

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ultimo aggiornamento: 11-07-2013