Da sabato 19 ottobre saranno esposte 130 opere di Maurits Cornelis Escher che racconteranno la parabola di un artista che ha saputo conquistare un pubblico molto più vasto di quello dell’arte. Lo dimostra anche il Comitato scientifico che ha preparato la mostra: Piergiorgio Odifreddi (logico matematico), Marco Bussagli (storico dell’arte), Federico Giudiceandrea (collezionista e studioso di Escher), Luigi Grasselli (professore di Geometria e pro-rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia). 

Oltre 40 anni di produzione artistica del maestro dell’incisione e della grafica olandese, xilografie e mezzetinte che spingono l’occhio oltre la mera contemplazione estetica, per immaginare a dipingere l’infinito i altri mondi possibili, attraversati da tautologie immaginarie attraverso cui l’universo stesso “entra in loop”. Geometrie ordinate ma spesso impossibili, testimonianza di forme ed energie instabili e cangianti che sono esse stesse promotrici dell’ordine.

“I miei soggetti sono spesso anche giocosi: non posso esimermi dallo scherzare con le nostre inconfutabili certezze. Per esempio, è assai piacevole mescolare sapientemente la bidimensionalità con la tridimensionalità, la superficie piana con lo spazio, e divertirsi con la gravità… E’ piacevole osservare che parecchie persone sembrano gradire questo tipo di giocosità, senza paura di cambiare opinione su realtà solide come rocce.”

La mostra, concepita come una piattaforma didattica per lo studio dell’arte e della geometria, sarà costellata da un importante ciclo di conferenze, “La forma della simmetria: dai mosaici dell’Alhambra ai mondi di Escher” (11 ottobre), “Escher visto da vicino. L’uomo e l’artista nel racconto di un appassionato collezionista” (30 ottobre), “Escher: le due facce del genio, fra matematica e storia dell’arte” (8 novembre).

Escher – Reggio Emilia

Maurits Cornelis Escher: Giorno e notte, 1938, xilografia a due colori 39,3 x 67,8 cm.


Maurits Cornelis Escher: Relatività, luglio 1953 litografia, 277x292 mm
Maurits Cornelis Escher: Vincolo d'unione, aprile 1956 litografia, 253x339 mm
Maurits Cornelis Escher: Nastro di Möbius II (Formiche rosse), febbraio 19663 xilografia in colori rosso, nero e verde-grigio stampata da tre blocchi, 453x205 mm
Maurits Cornelis Escher: Buccia, maggio 1955 xilografia di testa e xilografia in colori nero, marrone, grigio-blu e grigio stampata da due blocchi, 345x235 mm
Maurits Cornelis Escher: Su e giù, luglio 1947 litografia in colore marrone, 503x205 mm

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ultimo aggiornamento: 31-07-2013