A giugno 2014 Pitti Uomo 86 presenta la sesta edizione di WHO IS ON NEXT? UOMO, il concorso destinato alla ricerca di nuovi talenti – italiani o di base in Italia – nella moda maschile, che vede la collaborazione di Pitti Immagine Uomo, Altaroma e L’Uomo Vogue. Nei giorni del salone una giuria internazionale composta da top buyer, firme del giornalismo di moda e opinion maker, sarà chiamata a giudicare le collezioni dei 6 finalisti, e a decretare i vincitori che saranno proclamati il 17 giugno.

I finalisti sono Jimi Roos, Maison Lvchino, Studiopretzel, T.Lipop per il prêt-à-porter; e ancora per gli accessori Alberto Premi Design e Mobi. Le loro collezioni saranno presentate al pubblico di Pitti Uomo 86 all’interno di un display/archivio molto tecnico, al Piano Inferiore del Padiglione Centrale, nel cuore della fiera – con un allestimento ideato dall’architetto Alessandro Moradei – pensato per contenere e mostrare al meglio le collezioni.

“WHO IS ON NEXT? UOMO conferma il suo ruolo di progetto di punta nel promuovere i nuovi talenti della moda uomo – afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – rappresenta un trampolino di lancio sulla scena internazionale, per far conoscere il proprio stile e la propria creatività alla stampa e ai top buyer, e per aprire nuove prospettive nella carriera dei fashion designer. Come è stato per i vincitori delle prime cinque edizioni”.

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Per il prêt-à-porter: JIMI ROOS, nato in Svezia e formatosi in Italia, Jimi inizia il suo percorso professionale nel 2010. La sua tecnica di ricamo, nella sua semplicità, è il complesso risultato di anni di formazione nelle botteghe artigiane di Firenze. Tutto è realizzato in Italia: dal tessuto ai fili in cotone per i ricami, come ogni fase di lavorazione. Un estro inconfondibile per ottenere un risultato che svela e dichiara con estrema semplicità la sua ispirazione: la bellezza degli errori. Ed è proprio da un errore che è nato lo spunto per Jimi Roos: da un punto di ricamo dritto sbagliato che, presentato al rovescio, rivela la sua identità di stile.

LVCHINO si presenta come un manifesto di indipendenza: “Vogliamo celebrare il coraggio, l’audacia e l’autenticità delle idee. La nostra piccola maison dà vita ad un nuovo stile elegantemente confidenziale. Si attinge dai classici, vera radice culturale del fare abbigliamento e si celebra la contemporaneità. LVCHINO è un inno alla libertà, un invito sempre aperto. Un’esortazione alla ribellione, una proposta per affermare la propria individualità. Sempre senza prendersi mai troppo sul serio…”.

L’anima di STUDIOPRETZEL è Emiliano Laszlo. Perenne fonte di ispirazione delle sue collezioni, il Giappone con i suoi usi e costumi: il guerriero contemporaneo veste un outfit fatto di elementi sovrapponibili e componibili, con un eterogeneo assemblaggio di texture e colori. Obiettivo, rendere accessibili all’uomo di oggi materiali e capi confortevoli. Un brand che porta avanti con vigore una filosofia dell’ “Handmade in Tuscany”, ottenuto attraverso lo straordinario lavoro di un vasto team di artigiani locali, con la loro grande cura del dettaglio, della manifattura, della sartorialità.

Un’estetica decisamente minimale abbinata a tessuti di pregio e a un tailoring altamente innovativo è questa l’anima del brand inglese T.LIPOP, marchio ready to wear nato nel 2011 dalla creatività di Tom Lipop e dal suo socio in affari Eser Aydemir. Nell’uomo firmato Lipop, la logica del “less is more” si evolve attraverso la reinterpretazione dei canoni sartoriali maschili contemporanei, con tagli raffinati e forme destrutturate.

E per gli accessori: ALBERTO PREMI DESIGN con calzature bespoke con pellami personalizzabili di prima qualità, grande attenzione ai dettagli e un’artigianalità genuinamente italiana. Con queste caratteristiche
ogni singolo paio di scarpe diventa un pezzo unico, plasmato dalla volontà del cliente e dalla creatività dello shoe designer Alberto Premi. Affascinato dal mondo dello street-style, Premi coniuga nel suo stile ogni spunto creativo capace di attrarre la sua attenzione. Dalla collaborazione con Maurizio Montani (fotografo) e Nicola Sciré (web engineer), nasce il progetto di fashion design 10den-C, con collezioni che vanno dalle classiche derby rivisitate alle sneakers urbane.

MOBI di MARCO BETTI, dopo il diploma all’Istituto Marangoni ed esperienze in aziende come Costume National e Acne, parallelamente all’attuale collaborazione con Neil Barrett, Marco Betti crea il proprio brand di calzature MOBI, dalle prime e ultime lettere del suo nome e cognome. Lancia così una linea di scarpe dal twist iper contemporaneo ma di ispirazione artigianale, nate dalla completa destrutturazione di classici modelli maschili. Le sue collezioni unisex, caratterizzate da grande qualità ed esclusività, sono totalmente realizzate a mano secondo le migliori tradizioni manifatturiere italiane in Toscana e Lombardia.

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ultimo aggiornamento: 15-06-2014