In America sono tanti i musei dedicati agli animali, ma FooF è il primo nato in Italia e in Europa, dove è possibile non solo visitare la sezione dedicata all’arte, ma anche partecipare ai numerosi eventi nell’area giardino e godere del contatto con cani da adottare. Oltre ad una ricca esposizione di fossili i quattrocento metri quadri di sale espositive, mostrano opere di Botero, Jeff Koons, fotografie, mosaici antichi di epoca romana e non mancano i concorsi per giovani artisti che rifletteno sul rapporto tra l’uomo e il cane.

Anche il passato è ricco di riferimenti sul migliore amico dell’uomo. Qualcuno di voi avrà presente gli immancabili cagnolini nei dipinti dei pittori veneziani del Cinquecento. Paolo Veronese lo inseriva in contesti aristocratici, ma anche in quelli mitologici, religiosi e quotidiani. Bruegel, Tiziano, Velasquez, Van Dick sono solo alcuni dei pittori che hanno dedicato ampio spazio alla rappresentazione del cane, svelandone il temperamento e dando una forte connotazione alle scene dipinte. A volte la presenza di un cagnolino celebrava la fedeltà del pittore al proprio amico di vita, quello che lo assisteva probabilmente con più pazienza durante le lunghe sedute pittoriche, altre volte era l’osservazione dei movimenti a incuriosire l’artista tanto da renderlo l’unico soggetto del proprio dipinto come Dinamismo di un cane al guinzaglio di Giacomo Balla, altre volte era simbolo di sincerità in mezzo ad un’umanità contaminata.

Sensibilizzare l’uomo all’ambiente e alla natura è la prospettiva di questo museo, nato in un territorio difficile, dove la natura è messa in crisi dai rifiuti tossici e dall’inquinamento. Insomma un buon segnale!

Foto| FooF

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 18-08-2013