Dopo aver passeggiato virtualmente nella grande Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi eccoci proseguire il nostro viaggio nei più bei luoghi di culto dell’Islam con la moschea di Hassan II a Casablanca, che può vantare il più alto minareto del mondo (una torre di ben 210 metri sormontata da un raggio laser orientato verso La Mecca, che brilla fino a 30 km di distanza e servita da un ascensore rapido capace di trasportare alla sommità 12 persone in meno di un minuto).

Casablanca nella moschea Hassan II, colonnato, Foto Reda Ziatt.

Un luogo immaginato dall’architetto Michel Pinseau e protetto dalla furia delle acque con 26.000 m3 di cemento e quasi 60.000 di rocce, che cattura già dall’esterno, con i suoi colori, il verde e il bianco, simboli di pace e tolleranza, e per la sua straordinaria posizione. Eretta letteralmente sull’acqua, e affacciata sull’Oceano Atlantico, la moschea è stata costruita in stile arabo-andaluso con gran profusione di marmo, ceramiche e legno scolpito e può, come la già citata di Abu Dhabi, essere visitata grazie ad appositi percorsi guidati (in inglese, francese e spagnolo) distribuiti su quattro turni (tutti i giorni tranne il venerdì alle 9, 10, 11, 14/ 14.30 in estate) che permettono di ammirare la sala di preghiera, quella delle abluzioni e gli hammam. Si tratta di una delle moschee più grandi del mondo che contiene anche un museo, 124 fontane, una madrasa, una biblioteca e alcune sale conferenza.

La madrasa e la sala di preghiera

Casablanca nella moschea Hassan II, interno, Foto Reda Ziatt.
All’interno si staglia la madrasa (o medersa per metatesi consonantica), collegio religioso che risponde al modello tradizionale introdotto in Marocco dalla dinastia dei merinidi. Construita a semicerchio e addossata al muro della qibla (direzione della città di Mecca e del santuario islamico della Kaʿbasur verso la quale I fedeli sono soliti rivolgersi durante le preghiere) sulla sua facciata est, la scuola occupa quasi 5.000 m2 e si articola in un sottosuolo e due livelli. A dispetto dell’aspetto classico, si tratta di un’istituzione che ha saputo adattarsi ai progressi tecnologici e offre agli studenti in teologia strumenti pedagogici e audiovisivi all’avanguardia, una biblioteca specializzata e delle sale polivalenti per seminari. Ma è nelle sale di preghiera che si respira tutta la magnificenza del gigantesco complesso. Destinato ad ospitare fino a 25.000 fedeli, lo spazio è concepito su pianta rettangolare di 200 metri di lunghezza per 100 di larghezza ed è formata da tre navate perpendicolari al muro della qibla su una superficie di 20.000 m2.

Casablanca nella moschea Hassan II, lampadario di Murano, Foto Reda Ziatt.

La medesima sala è equipaggiata con un tetto apribile in meno di cinque minuti, un prodigio se si tiene conto del peso non trascurabile di 1.100 tonnellate, che permette di legare l’edificio a aria e terra, completando con la vicina acqua la palette degli elementi naturali aggiungendo il fuoco rappresentato da 50 lampadari in vetro di Murano il cui diametro arriva a misurare fino a 10 metri.

Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II
Casablanca nella moschea Hassan II

Foto Reda Ziatt che si ringrazia per la segnalazione.

Via | casablanca.ma

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ultimo aggiornamento: 27-08-2013