Camillo Bona a vent’anni dalla sua prima sfilata d’Alta Moda decide di tornare in passerella proprio nel luogo che lo tenne a battesimo, la suggestiva cornice dell’Acquario Romano, realizzato nel 1885 dall’architetto Ettore Bernich, in occasione di AltaRoma AltaModa.

Tra le paraste del corpo cilindrico del fabbricato è stata allestita una suggestiva mostra che grazie a 20 straordinari modelli, fotografati da Virginia Zeqireya che reinterpreta le suggestioni del momento creativo, da Caravaggio ad Almodovar, dai mosaici bizantini al Barocco italiano, racconta l’evoluzione e i mutamenti della filosofia del Maestro, reinterpretando la donna di Bona in vent’anni d’haute couture.

Le suggestioni alla base della collezione primavera estate 2015 arrivano dal mondo dell’arte, costante fonte d’ispirazione di Bona, che questa volta dichiara di “aver ricevuto dai dipinti di Silvestro Lega una potente spinta creativa”. Il percorso che va dalla lezione ottocentesca dei macchiaioli alle creazioni che ammiriamo in passerella, passa per una poetica fatta di serene atmosfere quotidiane che si contrappongono alla confusione di mode e stili effimeri, massificati, dunque inevitabilmente passeggeri.

Come i maestri della Macchia allora Camillo Bona rifugge l’artificio per ricercare la linea essenziale. La donna immaginata dal couturier si segnala per un’apparente normalità, che volutamente nasconde ricercatezza, voluttà e lusso dei tessuti e delle trame in una eleganza eterea, senza tempo. Da sempre fuori dai sensazionalismi, dalla volgarità dell’immagine che fa notizia o dal nude look ostentato, questa donna non tende a stupire, aspira ad essere normale pur essendo inequivocabilmente speciale.

Nella collezione primavera estate 2015 resta costante la lavorazione double, il vero lusso sartoriale, quasi una firma di Bona che declina la rafia, i lini, l’organza in colori naturali come il verde menta, il sabbia, il cipria, il corallo, abbinandoli alla china, sia da giorno che per la sera. La sposa non può che essere perfettamente in linea con le sollecitazioni artistiche dell’intera collezione, le visioni naturalistiche di Lega, come in ‘Alla villa di Poggiopiano’ o in ‘Passeggiata in giardino’, traspaiono in una donna che per il suo giorno più bello veste sete preziose e quasi impalpabili, che costruiscono creazioni armoniche ed essenziali.

In passerella ha sfilato anche l’abito che Amal Alamuddin (neo signora Clooney) ha scelto dalla nuova collezione del Maestro Bona.

AltaRoma Gennaio 2015: le suggestioni artistiche di Camillo Bona, l



AltaRoma Gennaio 2015: le suggestioni artistiche di Camillo Bona, l’abito per Amal Alamuddin sfila in passerella

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ultimo aggiornamento: 02-02-2015