Moncler Gamme Rouge collezione autunno inverno 2015 2016: il british plot, la sfilata a Parigi

È un avvincente british plot, quello che caratterizza la Collezione Moncler Gamme Rouge che ha sfilato sulle passerelle della Paris Fashion Week per il prossimo autunno inverno 2015 2016. Giambattista Valli ha voluto guardare al più classico mood britannico, reinventando e scomponendone i codici, miscelando con sofisticata libertà un mosaico di quotes formali e avvalendosi di canonici elementi tessili old Britain, quali i tartan policromi, la nitida grafica del «Prince of Wales», la ruvida eleganza country del tweed.

La rigorosa anima maschile di Savile Row trascolora in una contemporanea definizione sporty al femminile, nutrita da un’avveniristica ricerca tecnologica. I capi sono termosaldati, spalmati in superficie e tagliati a laser; i tessuti rimandano alla migliore tradizione inglese con i tartan e i check mohair, le stampe foulard realizzate su cotoni accoppiati. Di grande effetto le bordure ricamate con motivi araldici, i ricami camouflage con texture miste quali lana check, mohair, rete tecnica e vernice, i ricami a fiori termo tagliati e applicati sia in degradé che all –over.

Il gioco creativo si risolve in una trama di patchwork e sovrapposizioni, patterns e cromie. I volumi sono netti e disegnati, focalizzati sul punto vita, mai così importante e nodale prima. Spirito haute couture che si confronta con una vocazione sportiva e décontractée. Item emblematico, la redingote di imprinting ottocentesco, rivisitata con regola estrosa.

Moncler Gamme Rouge Autunno /Inverno 2015 – 16 si ispira al rituale della vestizione per l’equitazione, a quel suo fascino che intreccia attitude sportiva e tradizione, non senza una lieve dose di snobismo, un tocco di humour e di corrosiva ironia. La donna immaginata da Giambattista Valli è pronta a partire per un horse riding week-end in una grande proprietà aristocratica della campagna inglese. Ma lo fa a modo suo, sfuggendo ogni classificazione e ovvietà, permettendosi sfide estetiche e contrasti tonali estremamente osati e metropolitani. Un gioco che di certo sarebbe piaciuto a Nancy Mitford, grande romanziera e la maggiore delle celebri figlie di Lord Redesdale, che con la loro straordinaria e inquieta caratura esistenziale e spiccata eccentricità hanno illuminato i decenni centrali del Novecento nel Regno Unito.