Chi l’ha detto che per partecipare al finanziamento di un restauro c’è per forza bisogno di cifre colossali? Dopo le campagne di appello al dono del Louvre, ultima quella per “rimettere a nuovo” la Nike di Samotracia, e tante altre iniziative analoghe, ci siamo trovati davanti anche quella della Rotonda di Mantova. La filosofia di “Adotta un mattone”, raccolta indetta dall’Associazione per i Monumenti Domenicani, che si occupa della conservazione e della tutela e ne gestisce l’apertura al pubblico in quanto chiesa sussidiaria della Parrocchia di Sant’Andrea (da questa affidata alla Fraternità Domenicana dal 1926) va esattamente in questa direzione, con l’intenzione di costruire, “pietra su pietra”, il gruzzoletto di 150.000 euro necessario a recuperare il “perduto splendore” (il cui alone a dire il vero è ben visibile) della rotonda che costituisce chiesa più antica della città lombarda. Trentamila i mattoni inizialmente “interessati” (dei quali quasi 20.000 già “adottati” a inizio giugno 2013) per un impegno di 5 euro l’uno, donabili direttamente in loco o attraverso un contro corrente della Banca popolare di Verona.

Rotonda di San Lorenzo , panoramica internoa Mantova | adotta un mattone, panoramica interno

Fondata tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII, probabilmente per volere di Matilde di Canossa, e dedicata a a San Lorenzo (martire romano del III secolo) la struttura situata sulla destra di Piazza delle Erbe, sarebbe ispirata alla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Una suggestiva rotonda in cotto a pianta centrale, con soprastante matroneo, deambulatorio che precede e circonda la navata, caratterizzata da otto colonne (due delle quali in marmo), formelle e pilastrini in pietra di epoca precedente (VI-VIII secolo) provenienti da edifici scomparsi e un piccolo abside. In origine le pareti interne erano completamente ricoperte da affreschi, dei quali restano poche tracce, peraltro un raro esempio di pittura romanico lombarda, che sono state ricondotte, “per lo schema rigido della composizione e della decorazione degli abiti e l’espressione astratta e idealizzata dei volti” ad un maestro dell’XI secolo, ancora legato alla scuola bizantina.
Ma la Rotonda non ebbe vita facile. Chiusa al culto da Guglielmo Gonzaga e convertita per ospitare abitazioni e commerci per oltre secoli, con alterazioni e superfetazioni murarie, aveva subito la caduta della cupola, trasformando la navata in cortile prima di esser “ritrovata” nel 1906, liberata dalle parti architettoniche non pertinenti, restaurata e riaperta al culto nel 1926.

L’appoggio di Aldo Rota

Rotonda di San Lorenzo a Mantova | adotta un mattone, "Corpus Christi" Aldo Rota
Anche l’artista milanese Aldo Rota, venuto a conoscenza dell’iniziativa durante l’allestimento della mostra “sensazioni tattili” al Palazzo della Ragione, si è sentito personalmente interpellato, donando un dipinto intitolato “Corpus Christi” e lanciando l’idea di una vera e propria “gara di solidarietà”, basata sulla donazione di opere d’arte da esporre nei luoghi domenicani o dall’alienazione degli stessi per farne confluire il valore nel budget destinato ai restauri.

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Foto Sara Rania. Tutti i diritti riservati.

Via | comune.mantova.it

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ultimo aggiornamento: 05-09-2013