Fino al 17 Ottobre Isole della pubblicità. Le identità di una raccolta, espone le testimonianze grafiche più significative che provengono dagli archivi e dai fondi genovesi. Nella grande sala cinquecentesca prendono vita linguaggi visivi che hanno accompagnato lo sviluppo economico dell’Italia dall’ ‘800 ai nostri giorni: locandine teatrali, manifesti, immagini di promozione turistica, campagne pubblicitarie a tema ambientale e video di grandi marche che raccontano gli sviluppi del linguaggio pubblicitario.

Ogni epoca ha il suo stile: si comincia con i manifesti in cromolitografia della Navigazione Generale Italiana e con il manifesto teatrale de La scuola delle Mogli del 1925 con Costanza Talmodge e Rolando Colman oppure come il manifesto per le Lenti radio-attive di Luigi Cadenzano del 1915. Il pittoricismo e la realizzazione a mano delle locandine rendevano la pubblicità un’ opere d’arte in stile liberty o simbolista.

Viene voglia di collezionarle le scatole di latta, testimoni del boom economico dei Biscotti Delta e Saiwa del 1920-37, preziose al pari dei biscotti che contenevano, lavorate con motivi naturalistici e paesaggi campestri da paese delle meraviglie con le giovani donne pastorelle o sofisticate femme fatal. Si arriva agli anni ottanta, con le copertine di Frigidaire di Andrea Pazienza, in cui lo stile diventa più grafico e fumettistico. Degli anni ’50 anche l’arte si estende alla musica e così si possono vedere in mostra le copertine dei dischi di Bruno Munari per Litz, Crepax per Gershwin e la pop di Roy Lichtenstein per Bobby “0” in I cry for You.

Anni 70-’90 e grandi tematiche ambientali toccano la nostra società con le locandine contro lo spreco dell’acqua Andrea Rauch e Carlo Piazzasi e la sicurezza stradale, la comunicazione si fa sempre più essenziale, didascalica, con l utilizzo di pochi elementi che catturano subito l’attenzione e non distraggono dal messaggio. La prevenzione sociale come tematica di una società più cosciente. Un altro grande che ha disegnato le locandine per il teatro Emanuele Luzzati negli anni ’70 con i suoi disegni per il teatro. E poi i grandi marchi della moda, come la Rinascente, Benetton e Prenatal, che il fotografo Oliviero Toscani regala scanzonate fotografie.

La mostra è gratuita ed è proprio nel centro storico di Genova, per una passeggiata tra “grafica” antiche e contemporanee.

Foto| Musei in comune Genova

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ultimo aggiornamento: 10-10-2013