Hanno viaggiato dalla Francia all’Italia, lungo chilometri e chilometri, le opere che saranno esposte alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino da mercoledì prossimo, 23 ottobre 2013 fino al 23 febbraio 2014. Quattro mesi insomma per apprezzare alcuni dei capolavori più osservati del Musée d’Orsay e dell’Orangerie, i due luoghi che assemblano la più famosa collezione di Renoir al mondo. Protagonista Pierre-Auguste Renoir, memore della grande stagione dell’Impressionismo francese insieme ai colleghi Manet, Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne, artefici di un cambiamento di rotta situato tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento e ripreso nel capoluogo piemontese in un allestimento eccezionale (con immagini del backstage al link), reso possibile da un importante accordo siglato tra la GAM, la Fondazione Torino Musei, Skira editore e il Musée d’Orsay di Parigi – con Danilo Eccher, Direttore della GAM, Massimo Vitta Zelman, Presidente di Skira, e Guy Cogeval, Presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie.
Pierre-Auguste Renoir  Ragazze al piano, 1892  Olio su tela; 116 x 90 cm  Paris, Musée d’Orsay (RF 755)  © A. Koch/ Interfoto/ Archivi Alinari


Il risultato, la cui curatela congiunta è stata affidata a Sylvie Patry, Conservatore Capo presso il Musée d’Orsay e grande specialista del pittore, e a Riccardo Passoni, Vice Direttore della GAM di Torino, è una mostra straordinaria che attraversa tutta l’attività di Renoir, riassunta in una completa cronologia e testimoniata da un lungo percorso che attraversa, a partire dagli esordi, la parabola di una carriera di successo e l’allontanamento dall’Impressionismo.

Con questa esposizione si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso artistico di Renoir – attivo per oltre un cinquantennio tanto da produrre oltre cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli –, evidenziando la grande varietà e qualità della sua tecnica pittorica e i diversi temi affrontati.
Nell’arco della sua vita, Renoir si misura infatti con la sperimentazione della pittura en plein air, fianco a fianco con l’amico e collega Monet, portando al tempo stesso a compimento opere in atelier.

Nove sale per esplorare le piroette dell’artista, dai ritratti reciproci degli anni ’60 dell’800, fino alle Bagnanti, considerate un vero e proprio “testamento”, senza dimenticare il candore delle fanciulle, l’incanto dei nudi, l’amore per i paesaggi e l’attenzione alle decorazioni floreali. E gli appassionati di musica classica avranno l’occasione di ritrovare le note composte da Claude Debussy, e la loro capacità di trasmettere atmosfere e sensazioni vaghe, rese da pezzi brevissimi che si connotano come macchie sonore che si intersecano nei linguaggi artistici legando nelle forme suono e immagine in un’esperienza che porterà i visitatori dalla sezione dedicata ai paesaggi all’Area Education GAM, accompagnati da una selezione di brani musicali di Debussy, per dipingere orizzonti ispirati. Il biglietto della mostra da diritto al prezzo ridotto presso gli altri musei della Fondazione ed agevolazioni sono previste anche per chi viaggerà in tgv verso l’Italia.

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Via | mostrarenoir.it

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ultimo aggiornamento: 20-10-2013