Il progetto si intitola “Arrembaggio” ed è suddiviso in tre parti: inizia dall’esterno nello splendido parco di Villa Croce. Le fioriere che salpano proprio davanti all’ingresso sono le installazioni-scultura simili alle barche che si facevano a scuola con la carta. Le sculture-installazione sono state realizzate con l’aiuto dei detenuti e con la collaborazione dell’associazione Fuoriscena (attiva nel carcere). Gabriella Ciancimino ha decorato le sculture con motivi floreali, astratti e confezioni di biscotti in stile “liberty”. Anche i visitatori sono stati chiamati a partecipare, infatti si è chiesto loro di cercare le “piante pirata” cioè l’erbacce, da ripristinare e dargli una nuova vita all’interno delle fiorere.

All’ingresso la scalinata che conduce ai piani superiori è un’esplosione di energia e visione botanica: il wall-drawing di Gabriella Ciancimino dai colori essenziali e realizzato con diverse tecniche tra cui anche l’areografo e la matita, riprendono lo stile del tatuaggio tradizionale, l’American Traditional tattooing style, usato dal 1769 dai marinai del passato, dai vagabondi, dagli spiriti liberi o dai detenuti, quella parte di società non omologata e desiderosa di esplorazioni senza meta. Anche qui i riferimenti al mondo botanico si mescolano alle visioni di navi sospese. Infatti ci sembrerà di essere attorniati dall’ondeggiare di petali e piante spontanee di proporzioni giganti come la camomilla, l’ortica, il sonco e il papavero, le classiche piante infestanti e “sinantropiche” perchè seguono gli spostamenti dell’uomo.

Il simbolismo si trasforma in scienza quando al piano superiore nella Sala Conversazioni con la particolare installazione “Fluxus” di sedie da bar, è proiettato il video dell’incontro di Gabriella Ciancimino con il giardiniere anarchico, Libereso Guglielmi famoso anche per essere stato il giardiniere dello scrittore Italo Calvino nella sua casa a Sanremo. Una conversazione con Gabriella Ciancimino ci farà capire il suo pensiero. Per questo simpatico botanico, l’ecologia deve essere ripensata per diffondere un’ecologia della diversità.

Foto| Artsblog (personali)

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ultimo aggiornamento: 17-10-2013