Procede il progetto progetto portato avanti dal Servizio Educativo della Soprintendenza di Napoli e Pompei nel MANN, e lo fa in un risvolto inatteso, quello della mostra “Bali Bulé”, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 6 gennaio 2014.
I pezzi, stabiliti temporaneamente nell’atrio del museo e e nelle sale della collezione Farnese a cura di Maria Savarese e con il coordinamento tecnico-scientifico di Marco De Gemmis, non rientrano nello “stile” delle opere solitamente ospitate sotto le volte. Si tratta infatti di lavori ben più recenti di tre artisti contemporanaei: Ashley Bickerton, Luigi Ontani e Filippo Sciascia, poste in comunicazione diretta con la cornice classica circostante:

Il fil rouge che lega le opere, realizzate per questo evento, è la memoria inesauribile e ancora fertile dell’arte classica, il dialogo con la statuaria e la pittura greco-romane, il tema stimolante del mostruoso; ma è anche l’armonia del mondo antico che si incontra-scontra con la disarmonia contemporanea.

Filippo Sciascia Gremano Esiatico 9

Comun denominatore di Bickerton, Sciascia e Ontani proprio l’Oriente, e in particolare l’Indonesia (i primi due vivono infatti da anni a Bali) tradotta per Bickerton in una scultura e due grandi pannelli di legno dipinto che rievoca la mitologia, per Ontani, dalla cui scultura Bali Bulé la mostra trae il titolo, una delle sue erme e una serie di maschere “balinesi” in legno dipinto, “su un tema con cui nel 1974, proprio a Napoli nella galleria di Lucio Amelio, interpretando un Pulcinella contemporaneo, fu protagonista di uno straordinario tableau vivant notturno”; e per Sciascia una ventina di sculture in legno che fondono sapientemente lo spiccato interesse per la cultura classica greco-romana con la sua quotidiana frequentazione dell’arte balinese.

Luigi Ontani Artemadesiav 2001-2005 maschera di legno di pule dipinta 88 x 45 x 45 cm

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ultimo aggiornamento: 22-10-2013