Modigliani è un habitué delle nostre pagine, Soutine (che abbiamo lasciato qualche tempo fa all’Orangerie tra ordine e caos) un po’ meno, come anche Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling e gli altri compagni d’avventure di quella Parigi di inizio ‘900 oramai immersa nel mito. Dopo aver fatto furore alla Pinacothèque de Paris e al Palazzo Reale di Milano, uno dei gruppi di interpreti più famosi della storia dell’arte è sceso a Roma con la mostra “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”, a cura di Marc Restellini. Una mostra che testimonia nuovamente della collaborazione tra la Fondazione Roma e il Comune di Milano che ha già dato vita nel 2010 alla grande venuta di “Edward Hopper”.

Modigliani | Soutine | gli artisti maledetti | collezione Netter a Roma, Modigliani

Una panoramica che ricostruisce una parte degli “anni folli” di Montparnasse ritrovandone stille di quel perduto charme che aleggia ancora oggi nel quartiere costituita da centoventi opere della collezione Jonas Netter (1867 – 1946), messe insieme da un “acuto riconoscitore di talenti”, guidato da un grande contemporaneo:

Il percorso espositivo mette a confronto i capolavori acquistati nell’arco della sua vita dal collezionista, che, affascinato dall’arte e dalla pittura, diventò un amateur illuminato, grazie all’incontro col mercante d’arte e poeta polacco Léopold Zborowski, che gli suggerì opere di artisti non famosi ma che Netter, che di mestiere faceva il rappresentante, poteva permettersi di acquistare. Grazie a lui Netter entrò in contatto con questi grandi artisti, la cui produzione lo affascinò e lo spinse a comprare dal mercante molti dei loro lavori.

Affascinato dai volti e dai corpi affusolati di Modigliani, Netter conobbe proprio attraverso il livornese anche Soutine, presente in esposizione con oltre venti olii, e ebbe modo di ammirare i quadri del “periodo bianco” di Utrillo e le opere della di lui madre Suzanne Valadon, valente e originale pittrice all’epoca incompresa e nascosta dall’ombra del figlio. Un destino di chiaroscuri, che accompagnò gran parte di questi interpreti in un’esistenza maledetta, fatta di impeti creativi, di amicizia, di furori estetici, ma anche di grande povertà e di lunghe cadute all’inferno, riscattate dall’illuminazione.

“Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”
Palazzo cipolla
Via del Corso 230, Roma
Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti a Roma, mostra a Palazzo Cipolla
14/11/2013 – 06/04/2014

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Via | mostramodigliani.it

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ultimo aggiornamento: 15-11-2013