Chi ci è stato almeno una volta non può dimenticare le suggestioni che accende nell’anima un luogo magico come la Valle dei Templi, ancor di più, in un timido pomeriggio di novembre, quando il sole fievole si specchia presuntuoso sul blu infinito del mare siciliano. Le rovine di Agrigento sono uno dei siti storici più incantevoli e unici della Sicilia, terra ricca di storia, arte, mille colori e profumi.

Il Ministro Bray probabilmente la conosce bene la sensazione, questo forte senso di appartenenza e passione per il sapere passato che ci lega al nostro Paese, e ci fa stare inesorabilmente dalla parte della tutela assoluta del Patrimonio, tutela e valorizzazione non solo dei beni culturali ma anche del territorio; tutela che presenta oggigiorno una serie infinita di lacune e gestioni improbabili che non posso neanche iniziare ad elencarvi ì, la lista è troppo lunga (purtroppo). La visita in Sicilia del ministro dei Beni culturali, e l’inaugurazione della Strada degli Scrittori, apre -forse- uno spiraglio.

Il Ministro Bray è atterrato infatti nelle lande della nostra isola più mediterranea per un nuovo progetto chiamato la Strada degli Scrittori. Per presentarlo, e sperimentarlo, il Ministro ha goduto di una passeggiata notturna tra le maestose rovine dei Templi, ancor più scintillanti al buio per la combinazione dei fari e del riflesso argenteo del mare d’inverno. Ma in cosa consiste questa nuova iniziativa culturale in Sicilia?

Come potete intuire dal nome La strada degli scrittori, tutto centrano le più importanti penne della Sicilia, i suoi più famosi e iconici scrittori. Da Verga a Pirandello, da Brancati a Sciascia, da Bufalino a Consolo, da Ignazio Buttitta a Dacia Maraini e chi ne ha più ne metta.. questa strada vuole legare le radici dei luoghi siciliani più suggestivi e indelebili alle origini dei talenti creativi più importanti della nostra storia letteraria nazionale.

Trenta chilometri per una strada di cultura e arte che potrebbe chiamare tanti turisti appassionati alle leggende del Mediterraneo. Gli assessori al Turismo Michela Stancheris, alle Attività produttive Linda Vancheri, alla Formazione Nelly Scilabra, al Territorio Mariella Lo Bello, indicano che la prima area già valorizzata è la zona che interessa Racalmuto fino a Porto Empedocle. Case natali, statue, il giardino bucolico della Kolimbetra e la Valle, meravigliosa testimonianza di un crocevia di culture svanito lentamente nell’ombra del tempo, presente sotto forma di tracce e preziosi reperti. E ancora i paesaggi di Pirandello, Sciascia e Camilleri, e la Scala dei Turchi. Questo è stato l’itinerario sperimentato dal ministro Bray in persona in Sicilia, seguito da una visita al cimitero di Porto Empedocle per omaggiare le sepolture delle vittime di Lampedusa.

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ultimo aggiornamento: 11-11-2013