“Melotti guarda Melotti”, l’esposizione che stimola il dialogo ed il confronto tra il ritratto di Fausto Melotti eseguito da Marino Marini del 1937, nella sua versione in cera, della collezione del museo fiorentino, e “Teorema” del 1971, una delle opere “più leggere e trapunte d’aria” (secondo la descrizione di Fabrizio D’Amico nel testo che accompagna la mostra) di Fausto Melotti. Un progetto ospitato presso il Museo Marino Marini di Firenze, che avrebbe dovuto concludersi fra due giorni, e che invece è stato prorogato fino all’11 gennaio 2014, sarà aperta dunque per un’altra settimana.

Due lavori che si scrutano nel sacello della cripta del Museo:

escludendo, data la lontananza nel tempo delle due sculture, riferimenti filologici e caricando di fascino evocativo questo immaginifico dialogo. Melotti guarda Melotti, grazie alla collaborazione con la Collezione Merlini, offre l’opportunità di iniziare a esplorare in maniera approfondita il rapporto tra i due artisti, permettendo agli studiosi di potersi soffermare grazie a indagini accurate su ciascuna delle due sculture.

Melotti guarda Melotti | Fausto Melotti, Teorema, 1971, Collezione Merlini

Un’iniziativa collegata al progetto annuale “The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee” del Museo Marino Marini, curato dal direttore artistico Alberto Salvadori e dedicato a preziose collezioni private italiane, con una particolare attenzione alla passione che anima il collezionista nella continua ricerca e nella scelta delle opere, nella conoscenza dell’arte e degli artisti, argomento sviscerato anche dal catalogo a cura di Alberto Salvadori con Mariella Gnani.

Melotti guarda Melotti
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Aperture lun-ven 10:00 – 17:00
Chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Intero € 6, ridotto € 4, studenti € 3

Via | museomarinomarini.it

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ultimo aggiornamento: 02-01-2014