Terminerà a giorni la quarta edizione della Biennale di Lodi. Il termine del grande appuntamento artistico concentrato nella città lombarda e incentrato sull’esplorazione de “La circolarità del tempo” è infatti previsto per lunedì 6 gennaio 2014. Ultime ore per ammirare le opere riunite presso lo spazio Bipielle Arte di Via Polenghi Lombardo, le opere di ventidue artisti all’interno dei quali ci sono saltate subito agli occhi alcune presenze non nuove d queste pagine, come il pittore Carlo Ferreri e la sua Milano incantata.

Per comprendere a fondo le implicazioni del tema ci affidiamo ad un estratto del testo “Biennale e tecnologie del cambiamento” di Aldo Caserini, notista d’Arte e direttore di Formesettanta:

Quella attuale non è dunque una mostra che intende ricercare “mondi diversi”, ma portare avanti un certo quesito: con quali opere, con quali linguaggi, nel lungo elenco degli artisti contemporanei, locali e nazionali, si arriva a cogliere relazioni e visioni che sollecitino i singoli artisti a dare forma sensibile al tempo presente, ma anche a re-instaurare un rapporto (educational?) col pubblico.

L’iniziativa sviluppatasi tra gli ultimi mesi del 2013 e l’inizio del 2014, è stata anche teatro, per la prima volta, della collaborazione di varie istituzioni artistiche: l’Associazione Monsignor Quartieri, l’Associazione Ada e Mario de Micheli (Arte a Trezzo), il Museo Ettore Archinti di Lodi, l’Associazione Culturale Renzo Cortina di Milano e il Mim – Museum in Motion di San Pietro in Cerro (provincia di Piacenza), tessendo un filo sottile tra arti visive, letteratura e musica che si esaurirà questo week-end con gli ultimi tre appuntamenti pomeridiani, previsti per le 16.30 di:

  • sabato 4 gennaio – Incontri dentro l’Arte. Il Museo Ettore Archinti si racconta.
  • Domenica 5 gennaio 2014 – Parole e note all’ora del té. Ciau, se vedùm. Omaggio ad Antonio Cècu Ferrari a cura di Antonella Arioli.
  • Lunedì 6 gennaio 2014 – Parole e note all’ora del té. San Bassiano tra storia e leggenda, a cura di Bruno Pezzini con i burattini di Tina Pezzini.

Una particolare attenzione è stata rivolta a due voci lodigiani recentemente scomparse. Mario Ferrario Borghettino e Ugo Maffi, ma anche al compianto Giancarlo Cazzaniga.

Via | comune.lodi.it

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ultimo aggiornamento: 03-01-2014