UPDATE! Riportiamo una nota della Provincia di Milano appena arrivata:

In relazione alle notizie di stampa apparse in queste ore, la Provincia di Milano precisa che l’assessore Roberto Cassago, che involontariamente ha causato il danno a una tela di Palazzo Isimbardi, si è reso disponibile a rifondere la cifra necessaria al ripristino. L’Ente ha, così, provveduto nei giorni immediatamente successivi all’evento ad avviare tutte le pratiche necessarie per il ripristino del quadro che, compatibilmente con i tempi tecnici, sarà presto restituito alla cittadinanza. La tela settecentesca, di autore ignoto e del valore di poche migliaia di euro, ha subito un danno lieve, un taglio di pochi centimetri che è stato prontamente messo in sicurezza, in attesa del ripristino completo e definitivo.

C’è un buco in Provincia di Milano. Intesa come la sede di via Vivaio: riporta Il Fatto Quotidiano che durante una festa di Natale un tappo di spumante – forse esploso con troppa foga da uno stappatore poco esperto di bollicine – ha rovinato una preziosa tela a olio 235×405.

Il quadro riproduceva le gesta di un avo della famiglia che acquistò il palazzo del centro di Milano, Capellino Isimbardi. Il direttore della comunicazione, Alessandro Papini, organizzatore del rinfresco, ha prontamente fatto sapere che il danno era stato riparato

“in maniera professionale, con idoneo ma temporaneo sistema di fissaggio adesivo, per evitare l’ampliamento del danno”

Leggasi, precisa il giornalista Thomas Mackinson, un pezzo di nastro adesivo.

L’opera, di un pittore ignoto del XVIII secolo, ha riportato un foro grande come un pugno. Ma chi è l’autore – involontario – del tragico gesto?

“Le posso solo dire che io non sono stato – ha precisato Papini – e non ho visto chi ha fatto il buco, altrimenti l’avrei denunciato subito. Ma guardi che siamo assicurati eh… in fondo è un incidente come un altro. E poi ho subito mandato una mail a chi di dovere per segnalare il problema e attivare le procedure di restauro”

Questo il commento del fattaccio del responsabile del settore Patrimonio, Giorgio Grandesso, destinatario della mail citata:

“Ho ricevuto la mail e ho avviato subito la pratica per le coperture assicurative. Del resto il quadro con la smagliatura è collocato in un’area di passaggio non coperta da telecamere…[…] la mail informa solo che la tela presenta una smagliatura ma se è come dite voi la cosa è gravissima e l’autore del danno va ricercato, denunciato e perseguito per responsabilità soggettive”

Beh, buona fortuna allora. Essere colpiti da un tappo di spumante (in foto l’arma del delitto) porta bene, o no?

Via | Il Fatto Quotidiano

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 21-01-2014