Potrebbe essere tranquillamente una trama di un film comico dei fratelli Marx. A Ravenna, al Mar-Museo d’arte un muratore era stato incaricato di sistemare una sala in vista della prossima mostra, dopo la chiusura dell’esposizione dedicata a Eron (vero nome Davide Salvadei), curata da Davide Caroli e rimasta aperta fino al 12 gennaio 2014.

L’artista riminese era infatti stato protagonista di una delle tre mostre del progetto Critica in arte, con cui ogni anno il Mar dà spazio a tre giovani curatori e ad altrettanti artisti.

Oltre alle opere in esposizione, Eron aveva realizzato appositamente un’installazione: su un muro del museo aveva disegnato l’ombra lasciata da un grande specchio, posizionato sul pavimento come se fosse caduto e per rendere più realistica la scena aveva realizzato il buco del chiodo che avrebbe dovuto sostenere la cornice dello specchio.

L’operaio quindi, vedendo il foro (finto), così realistico, ha pensato bene di stuccarlo.

Eron, che ha reso noto il fatto una decina di giorni dopo l’accaduto, ha commentato in modo scherzoso:

“La parete sulla quale ho disegnato il finto buco doveva comunque essere riverniciata. Il museo non ha colpe, e anzi personalmente ci sarei rimasto peggio se l’operaio si fosse accorto che era un buco finto. Stuccandolo, invece, in un certo senso mi ha aiutato a completare l’opera”

Via | Il Resto del Carlino

Foto | Pagina Facebook di Eron

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ultimo aggiornamento: 08-02-2014