Milano celebra Bruno Munari, uno degli artisti italiani più poliedrici. Ad Aprile al Museo del Novecento altre opere dalla Fondazione Vodoz-Danese.

La primavera milanese inizia con un omaggio ad una grande personalità. Il Museo del Novecento di Milano dal 3 aprile al 7 settembre, darà omaggio a Bruno Munari con un’esposizione di opere provenienti dal fondo Vodoz-Danese, associazione fondata da Jacqueline Vodoz e Bruno Danese incentrata sul design (in cui le opere di Munari sono in collezione dal 1996) che collabora con il Museo del Novecento dal 1957. Così in occasione del Salone del Mobile 2014 i visitatori potranno avere uno zoom completo sul design e sulla creatività. Termine non abusato quando ci si riferisce a Bruno Munari, artista e designer italiano (1907-1998) che ha modernizzato le teorie e la pratica della comunicazione visiva, ritenendola importante per lo sviluppo dell’individuo e eleggendo la creatività come base pedagogica. La mostra sarà un modo per scoprire il legame tra l’artista milanese e i principali protagonisti dell’Arte Cinetica, Programmata e Concreta, da Lucio Fontana a Giulio Paolini.

Quando si parla di ricerche sulla comunicazione visiva , gli insegnanti d’arte di casa nostra ridono sotto i baffi(alcuni di loro se li fanno crescere apposta, pare). Loro infatti sanno tutto sull’arte, sanno come deve essere e come non deve essere hanno sempre saputo tutto con la massima sicurezza, sono così dalla nascita non c’è niente da fare.
(Bruno Munari)

Il Museo conferisce piena centralità a Bruno Munari segno che le sue teorie sono ancora molto attuali e seguite: si potrà visitare infatti la sala Bruno Munari, interamente dedicata all’arte cinetica e rappresentata dall’ imponente opera Acona Biconbì del 64-67. La scultura fa parte di una delle esplorazioni di Munari sul tema del multiplo amato così tanto dai creativi che lo riprodussero come “gioco” dal 1961. La sala realizzata nel 2011 grazie alla collaborazione con la fondazione Vodoz-Danese espone collages, grafiche e opere importanti.

Il massimo desiderio dell’uomo è quello di premere un pulsante e avere quello che vuole stando sdraiato su di un comodo divano…/ anche nel campo artistico un prodotto fatto con rapidità conserva tutta la vita che era presente al momento concepitivo/ Osservare a lungo capire profondamente, fare in un attimo.

Per Bruno Munari conoscere, capire e comunicare sono le regole fondamentali della concezione dell’arte e della vita; regole utili a superare i problemi pratici e ad interpretarli. Alla ricerca della forma d’arte che più rappresentasse il nostro tempo, trova nella cinetica, l’ espressione più coerente del nostro tempo, perchè in continuo movimento. Ma mai lo vedremo a difendere un unico stile: la sua esperienza è stata sufficiente a fargli capire che la componente principale di ogni arte è fatta di concetti, incoerenza, gioco, casualità e immaginazione: perchè se il pensiero pensa, l’immaginazione vede.

Durante il Salone del Mobile dall’8 al 13 Aprile, il Museo del Novecento (come gli altri musei comunali), sarà visitabile gratuitamente.
Foto|Munart e Museo del Novecento

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ultimo aggiornamento: 18-02-2014