Dopo il buco (finto) nel muro stuccato da un muratore al Mar di Ravenna, un nuovo ‘guaio’ ai danni dell’arte contemporanea: nell’ambito della mostra “Mediating Landscape” allestita presso la sala Murat di piazza del Ferrarese a Bari (visitabile dal 19 al 28 febbraio 2014) un’addetta alle pulizie, forse troppo solerte, ha scambiato per rifiuti alcune opere. Tanto che ha avvertito l’azienda comunale che si occupa dello smaltimento – nel cui deposito è in corso una specie di caccia al tesoro – per rimuoverle.

Si trattava invece delle opere – del valore complessivo stimato intorno ai 10-12mila euro – di cinque artisti su quaranta: i lavori sono quelli di Nicola Gobbetto, David Jablonowski e alcune pubblicazioni dell’associazione Flip di Napoli.

La mostra è stata inaugurata comunque, e gli organizzatori hanno spiegato:

“Purtroppo c’è stato questo inconveniente che ci ha lasciato senza parole. Ora stiamo ancora capendo quali opere mancano e stiamo contattando gli artisti”

Il Comune ha espresso solidarietà agli artisti. L’assessore al Marketing territoriale Antonio Maria Vasile ha dichiarato:

“Siamo ovviamente molto dispiaciuti per quanto accaduto. È evidente che l’addetta alle pulizie della sala non si è resa conto di aver buttato via due opere (costituite da cartone e carta di giornale). Ma questo è tutto merito degli artisti che hanno saputo interpretare al meglio il senso stesso dell’arte contemporanea, cioè quello di interagire con l’ambiente circostante”

Il danno, ha inoltre precisato l’ente, sarà coperto dall’assicurazione.

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 20-02-2014