La notizia del weekend per tutti quelli che amano la musica dal vivo è una sola: il concerto dei Rolling Stones a Roma. Per la cronaca, il live si terrà il 22 giugno 2014 al Circo Massimo, e proprio la location sta facendo discutere. Non poco.

Ignazio Marino, primo cittadino della Capitale, ha dato con orgoglio il suo benestare:

“Siamo orgogliosi di ospitare a Roma, in uno dei luoghi più suggestivi, un evento davvero unico. I Rolling Stones rappresentano un inestimabile patrimonio culturale mondiale e siamo felici che abbiano scelto Roma come tappa del loro tour europeo. Con questo evento vogliamo trasformare il Circo Massimo in un luogo di riferimento per i grandi eventi culturali. A Roma a giugno brilleranno le stelle della grande musica internazionale. Welcome Mick, Keith, Ronnie and Charlie”

Carlo Pucci – Dipartimento risorse economiche di Roma Capitale – ha sì fatto sapere che:

“Non c’è stato alcun tipo di polemica con la sovrintendenza, né archeologica né comunale. Anzi la sovrintendenza archeologica ha dato un giudizio positivo sulle risultanze che questo evento unico potrà dare sia dal punto di vista turistico che sulla conoscenza dei nostri monumenti. Non ci sarà alcun danneggiamento di monumenti, che anzi noi teniamo particolarmente a tutelare”

Ma proprio sabato Mariarosaria Barbera, Soprintendente per i beni archeologici di Roma, ha precisato, riportando in modo integrale il parere fornito dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma al tavolo tecnico tenutosi il 5 marzo sulla questione, che l’ente:

“Non ritiene opportuna l’individuazione del Circo Massimo”

Si chiede quindi al Comune di predisporre

“un piano di sicurezza straordinario […] l’impiego massiccio di forze dell’ordine sia verso il Palatino, sia verso i resti archeologici del Circo Massimo (lato Fao) […] contrastare sul nascere ogni forma di azione lesiva per i luoghi archeologici, della cui protezione s’intende che il Comune si farà garante”

Al concerto si attendono 65mila persone (più una discreta quantità di Watt, un palco di 40×22 metri, alto 20, 37 gazebo e 4 torri alte 16 metri), e il ricordo corre agli scempi del 2001, ai famigerati festeggiamenti per lo scudetto della Roma: in quella occasione e non solo infatti gli eventi organizzati al Circo Massimo, ricorda Barbera

“hanno provocato spiacevoli strascichi anche di natura economica a carico di istituzioni pubbliche”

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ultimo aggiornamento: 17-03-2014