La Pinacoteca di Brera ha in cantiere una mostra su Donato Bramante in occasione dei 500 anni dalla morte, “di alto prestigio e valore scientifico”, ma c’è un problema.

Mancano infatti i fondi: servirebbero almeno 300mila euro per costruire e pubblicizzare l’esposizione. La Soprintendenza ha quindi pubblicato un bando, autorizzato dal ministero, per la ricerca di un soggetto che finanzi l’esposizione “Donato Bramante, da Urbino a Milano. Pittura, Miniatura, Scultura” (questo il titolo provvisorio dell’esposizione) e che:

“si voglia impegnare nel sostegno alla cultura, quali offerenti diretti di finanziamenti a favore della mostra o nel ruolo di collettori specializzati di contributi di altri soggetti, al fine del reperimento di risorse a favore della mostra e per un valore complessivo di circa Euro 300.000,00 (oltre ad Iva), rappresentante una parte del budget previsto per la mostra ma in ogni caso essenziale per la sua realizzazione. Sono ammesse anche più offerte presentate da aziende/soggetti diversi e autonomi fra di loro”

Il bando è aperto fino al 30 giugno, e ovviamente sono stati previsti numerosi benefit, per il o i benefattore/i (scusate il gioco di parole).

Scopo della mostra sarà attualizzare la figura dell’artista ricordando in primo luogo le fasi essenziali della sua formazione e approfondire in seguito la sua attività in Italia settentrionale e in modo particolare a Milano e in Lombardia. Sono state previste quattro sezioni, per un totale di circa 50 opere:

1 – Esordi in Lombardia
2 – Gli uomini d’arme e le figure all’antica
3 – Il Cristo alla colonna
4 – Bramante e gli artisti milanesi. 1490-1510

Saranno parte della mostra anche la Pala Montefeltro di Piero della Francesca e lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, capolavori appartenenti al percorso espositivo della Pinacoteca, a rappresentare la formazione urbinate di Bramante e il suo influsso in Italia centrale dopo la partenza da Milano.

Infine ci saranno anche alcune opere in prestito: alcuni disegni di Leonardo e di Bramante provenienti dalla Biblioteca Reale di Torino, dalla Royal Collection di Windsor Castle e dallo Staatens Museum for Kunst di Copenhagen e la ricomposizione del trittico di Bernardo Zenale costituito dalla “Madonna con il Bambino e santi” del Museum of Art di Lawrence e dai pannelli degli Uffizi con “San Michele Arcangelo e San Bernardo da Chiaravalle (?) e un monaco”.

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Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 15-05-2014