I superlativi sono d’obbligo per la mostra inaugurata il 27 Maggio 2014 nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Innanzitutto perchè la stagione Firenze 2014. Un anno ad Arte è arrivata alla quinta mostra dedicata alla monografia di un pittore, con soddisfazione della sovrintendente e storica dell’arte Cristina Acidini; poi perchè ad essere presentato fino al 28 Settembre è un artista veronese della metà del ‘500 Jacopo Ligozzi (Verona 1549c.–Firenze 1627) che segnò a soli vent’anni l’arte fiorentina. Per capirlo basta osservare i suoi dipinti; in mostra ne troveremo un centinaio, grazie ai prestiti del Metropolitan Museum di New York, British Museum di Londra, Albertina di Vienna e del Louvre e alla collaborazione del Gabinetto Disegno e Stampe di Firenze, che conserva una cospicua raccolta di disegni del periodo in cui l’artista lavorava per la corte medicea.

L’arrivo a Firenze per Jacopo Ligozzi rappresentò un cambiamento radicale che gli consentì di trasferirsi con tutta la famiglia nel Casino Mediceo di S. Marco a lui destinato. “Pittore universalissimo” (Filippo Baldinucci, storiografo seicentesco), ma anche eccellentissimo come lo definì il naturalista Ulisse Aldovrandi affermando: “che giorno e notte non attende ad altro che dipingere piante ed animali di tutte le sorti”. Apprezzamenti dal mondo dell’arte e delle scienze che derivano dalla predilezione di Jacopo Ligozzi per il mondo naturale, in particolare la botanica e la zoologia, osservate con rigore. Dal suo spirito tipicamente rinascimentale, derivano disegni di grande raffinatezza decorativa, spesso a grandezza naturale, disegnati con precisione e ravvivati da un cromatismo delicato e armonico, dove si percepisce un’atmosfera lirica e spirituale nello stesso tempo.

NOR Allegori over forfengeligheten, ENG Allegory of Vanity

La mostra sarà divisa in sezioni tematiche: ci saranno i disegni naturalistici realizzati alla corte dei Medici fino alla morte di Francesco I, la ritrattistica, le opere decorative come quelle per la Tribuna degli Uffizi,, opere religiose con particolare attenzione alla serie delle Allegorie, la macabra Vanitas (1604), sempre di forte impatto emotivo e i suoi progetti per abiti, stoffe, mobili e suppellettili, per cui fu determinante l’apprendistato nella sua famiglia di ricamatori. Quando il Seicento si affaccia nemmeno Jacopo Ligozzi fu indifferente alla lezione del Caravaggio: Palazzo Pitti conserva dei dipinti di piccolo formato dove potrete confrontare l’influenza che il luminismo ebbe sul pittore: l’Orazione nell’orto, la Flagellazione, l’Incoronazione di spine e il Cristo Portacroce ne sono un esempio.

La mostra sarà l’occasione per scoprire il genio un pò bistrattato di Jacopo Ligozzi, con un’attività artistica senza pari.

Informazioni:

Galleria Palatina, Palazzo Pitti

Orari:

Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì;
Biglietti: acquistabili on line
Biglietto intero: € 13
ridotto: € 6.50
Il biglietto è valido anche per l’ingresso alla Galleria d’Arte Moderna

Come raggiungerla:

Treno: Stazione di Santa Maria Novella.
Autobus: Nei pressi della Stazione di Santa Maria Novella.Via della Scala: linee 36/37/11; Via Rucellai: bus elettrico B.

Foto| Unannoadarte

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ultimo aggiornamento: 28-05-2014