I Mondiali 2014 in Brasile sono alle porte, e mentre i nostri azzurri si preparano a partire vi proponiamo un approfondimento artistico sul premio finale, ovvero la mitica Coppa del Mondo.

L’oggetto che tutti i calciatori, di ogni Paese e generazione, sognano di stringere tra le mani almeno una volta nella vita è nostrano per così dire: infatti è frutto della fantasia di uno scultore italiano, Silvio Gazzaniga. Che ha descritto così la sua creazione:

“Le linee nascono dalla base, risalendo in spirali, fino a stringere il mondo. Le figure rappresentate sono due atleti che esultano nel momento della vittoria”

Italiana è anche la fabbrica dove il trofeo è stato realizzato: si tratta della G.D.E. Bertoni di Paderno Dugnano.

La storia della Coppa del Mondo

I vincitori dei Mondiali dal 1930 al 1970 sono stati premiati con la Coppa Rimet: il nome ‘Coppa Rimet’ – ispirato dal presidente della FIFA Jules Rimet che ideò il primo campionato del mondo – fu dato al trofeo per la prima volta nel 1946. In precedenza questo riconoscimento era conosciuto come Coppa della Vittoria o Vittoria.

In seguito – nel 1971 – la FIFA lanciò un concorso, che fu vinto da Gazzaniga e la G.D.E. Bertoni.

Presso l’azienda, nata nei primi anni del ‘900, vengono prodotti anche i trofei calcistici per UEFA Champions League, UEFA Europa League, Supercoppa UEFA, Coppa delle Nazioni Africane, ÖFB-Cup e il Trofeo del Campionato europeo di calcio femminile Under-19.

La coppa è alta 36 cm, è fatta di oro a 18 carati e pesa 6.175 grammi. La base contiene due fasce di malachite e nella parte inferiore sono incisi i nomi e l’anno delle nazionali vincenti dal 1974 (l’opera di Gazzaniga sarà sostituita quando non sarà più possibile incidere il nome della nazionale vincitrice, dopo il 2038). Sia la coppa, che il marchio, che il copyright sono di proprietà della FIFA.

Fino al 2006 i vincitori tenevano la Coppa fino all’edizione successiva e al momento del ritiro il trofeo veniva sostituito con una copia laminata in oro.
Dal 2006 la FIFA ha deciso di utilizzare l’originale solo per la premiazione e per le due ore successive, al termine delle quali l’originale viene ritirata e viene consegnata la copia.

La Coppa viene poi custodita in Svizzera, nella sede della Federazione.

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ultimo aggiornamento: 08-06-2014