Anche la città di Firenze avrà il suo Museo del Novecento: oggi – giorno di San Giovanni (santo patrono della città) – alle 12 è prevista la grande inaugurazione in Piazza Santa Maria Novella 10.

Il Museo Novecento di Firenze sarà dedicato all’arte italiana del XX secolo e proporrà una selezione di circa 300 opere distribuite in 15 ambienti espositivi, oltre ad una sala studio, un gabinetto disegni e stampe ed una sala per conferenze e proiezioni. Protagonista sarà un percorso a ritroso, dagli anni Novanta ai primi del Novecento, in cui sarà ricostruita la stagione artistica che vide Firenze al centro della scena culturale nazionale ed internazionale.

Affiancate alle opere ci saranno postazioni multimediali, dispositivi sonori e sale video: in questo modo l’arte sarà proposta accanto a musica, letteratura, teatro e architettura. Inoltre il Dipartimento Educativo proporrà percorsi di visita studiati per pubblici diversi (adulti, bambini, famiglie). Infine arricchiranno l’attività del museo le mostre temporanee: spazio ad approfondimenti, esposizioni monografiche e mostre dossier.

Il primo cittadino Dario Nardella ha annunciato con soddisfazione l’apertura:

“Finalmente apriamo, in questo museo atteso da cinquant’anni che diventa da oggi la casa del Novecento. Qui saranno visibili tante delle opere che sono arrivate pervenute a Firenze dopo l’appello del critico Carlo Ludovico Ragghianti all’indomani dell’alluvione del 1966 e che finora hanno atteso nei depositi”

Dopo il taglio del nastro, alla presenza del sindaco e delle altre autorità, sarà possibile visitare il museo gratuitamente dalle ore 12 alle 22.

Dove si trova il museo

Il Museo del Novecento si trova nell’ex complesso delle Leopoldine in Santa Maria Novella. L’antico Spedale di San Paolo nacque all’inizio del XIII secolo come area di ricovero per i pellegrini e nella seconda metà del Quattrocento Benino Benini aprì l’accesso al complesso su Piazza Santa Maria Novella.

Mentre Leon Battista Alberti realizzava la facciata quattrocentesca della basilica dall’altra parte della piazza, Michelozzo costruiva il porticato e nel 1588, sotto il Granduca Ferdinando I, lo Spedale di San Paolo divenne un luogo per accogliere i convalescenti. Nel 1780 lo Spedale fu soppresso da Pietro Leopoldo Lorena, e fu destinato alle Scuole Leopoldine dedicate all’istruzione di ragazze povere.

Nel secondo dopoguerra fu convertito in edificio scolastico, e dopo un attento lavoro di restauro, a cura del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, da oggi il complesso ospiterà il museo.

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ultimo aggiornamento: 24-06-2014