Quale sarà il volto delle location che tra poco meno di due anni ospiteranno l’Expo 2015 quando l’evento si concluderà? Quegli spazi che oggi il nostro paese sta realizzando per ospitare la grande mostra internazionale, che renderà Milano e l’Italia al cetro del mondo, che fine faranno? C’è già chi pensa al dopo Expo 2015, per capire come potranno essere riutilizzati quegli spazi.

Si tratta di un’area decisamente molto vasta, di almeno cento ettari, che sorge a nord ovest rispetto al centro di Milano, che dista appena 14 chilometri e che sarà ben servito. L’area dell’Expo 2015 dopo il termine dell’evento ospiterà in 12 ettari, con tutta probabilità, un nuovo stadio, mentre altri 44 ettari saranno trasformati in parco tematico, mentre nella parte restante il gruppo Prelios vuole realizzare il Parco dell’Eccellenza Italiana.

Si tratta di un progetto veramente ambizioso, per creare una vera e propria cittadella dedicata al mondo della moda, del design e dell’industria agroalimentare, tre fiori all’occhiello del Made in Italy, che tutto il mondo ci invidia. Andrea Boeri, amministratore delegato del gruppo, spiega il perché di questo progetto, che prevede la realizzazione di funzioni commerciali ed espositive, di luoghi per la formazione, per la ristorazione, oltre ad un’area residenziale:

Il primo è l’ampiezza dell’area che difficilmente permette di riconvertirla lavorando solo sul tema del food. Il secondo è che l’Expo è dedicato al food, ma Milano richiama direttamente la moda e il design di cui è una capitale mondiale. Il terzo è che vogliamo dare, a chi viene a visitare il sito una visione integrata del meglio dell’eccellenza italiana. Il quarto motivo è che crediamo nell’ibridazione delle filiere che possa generare un effetto di apprendimento.

Via | Corrierenazionale

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ultimo aggiornamento: 29-11-2013