La Pietà Rondanini, ultimo grande capolavoro di Michelangelo Buonarroti, avrà una nuova casa in vista di Expo 2015. E questo già si sapeva.

La novità è che per il progetto è stata approvata dalla giunta di Milano una spesa aggiuntiva di 919.416 euro (rispetto a quanto stanziato in origine): continueranno quindi i lavori nell’ex-Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco, area destinata da tempo a sede del nuovo museo dedicato alla scultura.

La spesa totale per l’intervento sale a 2 milioni e 136 mila euro: i restauratori infatti hanno trovato nuovi affreschi, fregi e decori che risalgono al sedicesimo secolo e bisogna rinforzare i pavimenti a causa della fragilità dei muri. Sono anche necessari lavori per gli impianti e lavori di illuminazione.

Inoltre i tecnici della Sovrintendenza e del Politecnico hanno ottenuto la pedana antisismica richiesta per l’importante statua, che avverte le vibrazioni della M1 e potrebbe esserne danneggiata. Al momento al posto della Pietà originale c’è il calco eseguito dall’Accademia di Brera nel 1952, per effettuare le prove statiche. In futuro infine l’accesso alle sale sarà regolato, così come accade già al Cenacolo.

Tutti i lavori dovranno comunque essere completati entro aprile 2015 e, come ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza,

“sarà la straordinaria casa di un’opera emozionante e bellissima”

L’opera

Questa Pietà fu scolpita da Michelangelo, ormai ottantenne, tra il 1552 e il 1564.

L’opera, di marmo, è alta 195 cm e nel 1744 fu acquistata dai marchesi Rondanini che la collocarono in una nicchia della biblioteca del loro palazzo in via del Corso a Roma. Il palazzo fu poi acquistato nel 1904 dal conte Roberto Vimercati-Sanseverino e l’opera fu collocata sulla sua attuale base.

Solo nel 1952 il tutto fu acquistato dal Comune di Milano. La Pietà Rondanini fu così posta nelle raccolte civiche del Castello Sforzesco.

Foto | Wikipedia

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 10-08-2014