Il pittore Andrea Mantegna (1431-1506) è da sempre legato alla storia dell’arte della città di Mantova (che in questi giorni ospita il Festivaletteratura): originario del Veneto, dopo aver lavorato in alcune città come Verona, Padova e Ferrara, si trasferì alla corte dei Gonzaga nel 1460. Fu chiamato come pittore di corte da Ludovico III Gonzaga.

Il primo incarico ufficiale fu la decorazione della cappella del Castello di San Giorgio: al suo interno Mantegna dipinse la pala “Morte della Vergine”, che oggi è conservata al Museo del Prado e forse anche le tre tavole del trittico degli Uffizi (Ascensione, Adorazione dei Magi e Circoncisione). Collegate probabilmente al progetto sono anche le tre incisioni con la Deposizione dalla croce, la Deposizione nel sepolcro e la Discesa al Limbo.

Ma la fama del pittore è legata alla Camera Picta, la Camera degli Sposi, sempre all’interno del Castello di San Giorgio: si tratta di una celebrazione della famiglia realizzata in occasione della celebrazione dell’elezione a cardinale di Francesco Gonzaga. Come ‘premio’ Ludovico Gonzaga donò a Mantegna il terreno su cui poi edificò la propria abitazione, la cosiddetta Casa del Mantegna appunto.

Altra grande opera, che occupò l’artista dal 1485 alla morte, fu “I Trionfi di Cesare”, ovvero nove tele monumentali che ricreavano la pittura trionfale dell’Antica Roma – oggi conservate nel Palazzo Reale di Hampton Court a Londra -. Di un decimo Trionfo esiste solo una stampa del cartone preparatorio. Invece per Isabella d’Este, giunta a Mantova come sposa di Francesco Gonzaga nel 1490, realizzò la decorazione del suo Studiolo: risalgono a quell’incarico le due tele “Parnaso” (1497) e il cosiddetto “Trionfo della Virtù” (1499-1502).

La Casa del Mantegna

A Mantova si trova come già detto la Casa del Mantegna, in via Acerbi 47. Un’epigrafe scolpita sopra un rinforzo d’angolo di marmo riporta la data di inizio costruzione dell’edificio, ovvero il 1476.

Probabilmente l’artista abitò lì solo tra il 1496 e il 1502: in quell’anno infatti Francesco Gonzaga acquistò l’edificio dal pittore, che oppresso da molti debiti forse temeva la povertà (così è stato ipotizzato). Il palazzo rimase di proprietà della famiglia fino al 1607.

Attualmente l’edificio è la sede ufficiale del settore culturale della provincia di Mantova e ospita mostre temporanee: fino al 26 ottobre 2014 sarà possibile ammirare l’esposizione “Viaggio nelle suggestioni della pittura di Claudio Bassani”. A Mantova Bassani è stato una delle figure più rilevanti dell’architettura del dopoguerra.

(Conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano il Cristo Morto è uno dei più celebri dipinti di Andrea Mantegna, databile tra il 1475-1478. L’opera è famosa per l’inusuale scorcio prospettico della figura del Cristo disteso)

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ultimo aggiornamento: 03-09-2014