La mostra che si è inaugurata il 5 ottobre al Museo di Palazzo Pretorio di Prato e che si concluderà il 6 gennaio 2015 non è una mostra didattica, ma una di quelle esposizioni che “fa parlare l’immagine” dell’arte. Il motivo sta nell’aver raccolto i capolavori della Banca Popolare di Vicenza dell’arte veneta e toscana dal ‘400 al ‘700, in un’unica esposizione. Non vi aspettate un allestimento che vi farà ripercorrere la storia sul classico filo della cronologia: potrete tralasciare le categorie di anno e provenienza geografica delle 86 opere in mostra e degli artisti, per accorgersi della sintonia oltre le epoche. Ritroveremo Capolavori che si incontrano nella nostra capacità di saper cogliere la coesione dei messaggi che esprimono, cogliendo anche nella differenza le spiegazioni di un inedito incontro.

Venezia e Firenze sono le città in cui si sono diramate le esperienze più rappresentative dell’arte, protagoniste di tutti i cambiamenti socio-culturali e politici; le città in cui Filippo Lippi, Bellini, Tiepolo, Tiziano, Tintoretto, Cesare Dandini, Gaspare Daziani, Jacopo da Bassano, Francesco Zuccarelli, Caravaggio, Veronese, Carlo Dolci, Santi Di Tito, hanno fuso e diffuso i loro insegnamenti, le loro visioni, integrandole a loro volta con quelle provenienti dal Nord Europa. Pittura toscana, in cui il Rinascimento ha la sua massima espressione, in cui le regole della prospettiva e del disegno esprimevano il sapere intellettuale di una società perfettibile. E l’arte veneta, che libera le stesse tematiche dei toscani, dalla linea del contorno per raggiungere un cromatismo tonale mai visto fino ad allora. La natura dei toscani governata dalla razionalità umana per un ordine ideale è la stessa natura dei veneti Bellini, Tintoretto e Giorgione, ma vissuta con maggiore libertà e pathos emotivo con i soggetti.

Sono quattro le sezioni tematiche in cui sono suddivise le opere: religiosità quattrocentesca e cinquecentesca lascia il posto alla centralità dell’uomo e della natura, per una visione idealizzata che rispondesse a quesiti filosofici di una società sempre più cosmopolita. Per capire dove si incontrano sarà quindi sufficiente dare uno sguardo alle sezioni tematiche delle sale dedicate all’Imago Magistra (religiosità), Immagine Ideale (immaginario mitologico), al Volto dell’Idea (ritrattistica aristocratica idealizzata), e alla Bella Natura (il falso e il vero della Natura), accompagnando l’osservazione delle opere alle citazioni da trattati antichi che vi spiegheranno la loro nascita.

Informazioni

Capolavori che si incontrano. Bellini Caravaggio Tiepolo.
Museo Palazzo Pretorio
a cura di Fernando Rigon
Orari:
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdi dalle 10.00 alle 19.00 –
sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 20.00 – chiuso il martedì
Biglietti:
€ 10,00 intero
€ 8,00 ridotto

Capolavori che si incontrano Parma

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Foto| capolavorichesincontrano

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ultimo aggiornamento: 14-10-2014