Avrete giocato sicuramente a Mastermind, anche perchè recentemente sono uscite delle versioni nuove come quella in flash, o digitali su iPad e iPhone oltre a veri e propri tornei sul web con cui sfidarsi all’ultimo colore. Ma il giocattolo ideato nel 1970 dall’ingegnere e israeliano Mordecai Meirowitz, ha ancor un alone di nostalgia come tutti i giocattoli vintage, d’altra parte.

Anche se deve la sua origine ad un passatempo di carta e matita chiamato “Numerello”, gioco di strategia, che aveva come scopo quello di indovinare un codice di 5 cifre.

Il gioco da tavolo in plastica ha accompagnato schiere di fan ed è stato tra i giocattoli di maggior successo degli anni 70. Quale era lo scopo del game? Nel corso della partita i due giocatori sono uno di fronte all’altro: il “decodificatore” deve indovinare una sequenza di 4 piolini colorati disposti dall’avversario o “codificatore”. Il codice della confezione originale era organizzato con 6 colori e 4 fori. Poi via via si sono succedute diverse versioni con diverso numero di colori e fori per i pioli. Oltre ai pioli colorati sono presenti anche dei piolini per indicare all’avversario se ha indovinato solo il colore (piolino bianco) o anche la posizione (piolino nero) giusti. Il primo brand a produrlo fu Invicta (come il mio che vedete nell’immagine al top, marcato Invicta Bero Toys), in seguito fu la volta di Parker Brothers, Pressman, e Hasbro.

Ricordo che da ragazzini ci organizzavano in gruppo e facevamo dei mini tornei. Passavamo interi pomeriggi e studiavamo le varie combinazioni e arrivavamo alla combinazione giusta. Bastava fare un lavoro di strategia facendo affidamento sulla logica. Le possibili combinazioni erano centinaia e centinaia.

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ultimo aggiornamento: 23-09-2013