La baronessa del pennello detesta certe volgarità come ballare e giocare a carte. Le piacciono le sigarette americane e ne fuma tre pacchetti al giorno. (dal Sunday Mirror Magazine, 1941)

Tamara De Lempicka non è un’artista che si conosce sui libri scolastici di Storia dell’Arte. Ci si avvicina a volte per caso, affascinati dalla carica di sensualità che emanano i suoi dipinti: il cromatismo caldo e deciso e il disegno opulento e morbido donano ai soggetti, per lo più femminili un fascino proibito. Tamara De Lempicka a Torino in arrivo il 19 marzo a Palazzo Chiablese sarà protagonista della mostra in programma fino al 30 agosto 2015. Saranno 100 le opere esposte nelle sale del palazzo ed allestite secondo un percorso di tipo tematico: I mondi di Tamara, Natura morta, Devozione, Ritratti, Nudo, Moda, che ci porteranno ad approfondire diversi aspetti della vita e della produzione pittorica dell’artista polacca. In esposizione potrete trovare anche fotografie di Brassai, la ricostruzione dell’ allestimento della mostra del ’33 a New York, filmati dell’epoca, le opere che l’hanno ispirata e sue illustrazioni di moda.

Moderna e glamour Tamara De Lempicka riversa le atmosfere del ceto a cui apparteneva nelle sue opere, riuscendo a distogliere l’attenzione di chi osserva dal rigore stilistico con cui si accostava alla pittura. La disciplina così ben nascosta nelle sembianze dei numerosi ritratti come il Ritratto di Madame G (1930), La Vergine blu (1934) o ancor di più nel nudo in scorcio de La bella Rafaëla (1927), hanno generato oggi non poche polemiche. Vediamo perchè.

Dietro i suoi soggetti aristocratici, le bambine bionde con i boccoli e i funzionari imbellettati, Tamara De Lempicka riversa i suoi studi più miticolosi: gli anni al Louvre intenta a copiare teste e mani, i viaggi in Italia per conoscere l’arte di Botticelli e Antonello da Messina e l’arte classica; ma c’è anche la vicinanza agli insegnamenti del contemporaneo Andrè Lohte, scultore francese da cui Tamara assorbe la solidità della composizione, l’attenzione all’accostamento cromatico e alla linea decorativa, non solo dell’Art Decò e al futurismo. Questa pittrice, attenta alla modernità e con un’identità maschile sulle riviste d’arte del tempo, non aveva di certo una vita ordinaria e regolare, anzi la sua sessualità compromettente, l’uso di droghe e le giornate trascorse tra personaggi glamour di Hollywood la resero una delle artiste più discusse per l’epoca.

L’artista ancora oggi non sfugge alle polemiche. La mostra a Palazzo Chiablese di Torino è stata a lungo messa in discussione. Fino a settembre 2014 non si avevano notizie certe sulla sua realizzazione. E anche adesso che molti dettagli ci sono noti, ho la sensazione che ci sia ancora qualcosa di irrisolto. La motivazione? La vicinanza delle sale della mostra promossa dal Comune di Torino – Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale sede ormai di numerose e famose mostre, con le sale del vicino Duomo di Torino dove sarà esposta la Sacra Sindone. I nudi profani della De Lempicka hanno generato non poco scandalo in vista dello “spinto” accostamento. Non resterà quindi che aspettare di veder volgere queste atmosfere tese in notizie non solo appena sussurrate.

Mostre Torino 2015 Tamara De Lempicka

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ultimo aggiornamento: 30-01-2015