La mostra che si è inaugurata il 14 febbraio a Palazzo Roverella di Rovigo condensa su di se tutto il fascino dell’arte: Il Demone della Modernità. Pittori visionari all’alba del secolo breve è una mostra sulla pittura con rimandi alla letteratura, all’architettura e alle arti visive di fine’800 e dei primi del ‘900, quando fa capolino nella coscienza degli artisti l’idea della modernità: la città fumosa, il ritmo veloce delle automobili, gli edifici che diventavano sempre più imponenti, i sobborghi di periferia che nascondevano un’umanità sacra e profana, il senso di distruzione, l’idea dell’ inferno terrestre erano tutte idee che dominarono ossessivamente le menti dell’uomo. Visitabile fino al 14 giugno 2015, la mostra un percorso dall’intenso fascino perchè in scena ci sono visioni. Le visioni sono quelle degli artisti a cavallo del cambiamento del “secolo (fin troppo) breve” per poter spiegare tutte le emozioni di quella realtà transitoria.

Il passato accoglieva il presente che con le sue contraddizioni e spaccature esistenziali come la guerra del 1914 si traduceva subito in un futuro anche solo profetizzato, alchemico. Gli artisti della mostra curata dal prof.Giandomenico Romanelli hanno il potere di far emergere dall’interiorità la bellezza e le preoccupazioni del cambiamento. Come il poeta Baudalaire ha affermato nel suo saggio sulla modernità l’artista liberando l’immaginazione, ci aiuta a stupirci continuamente.

La modernità è al transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabile (…) perché ogni modernità acquisti il diritto di diventare antichità, occorre che ne sia stata tratta fuori la bellezza misteriosa che vi immette, inconsapevole, la vita umana. (C. Baudalaire)

Quando l’immaginazione si faceva presagio le pitture diventavano ad alta concentrazione demoniaca. Questo subbuglio interiore dei pittori del secolo breve, ha portato con sè il fermento per forme di controllo autonomo, ha contrastato le garanzie del passato e i falsi miti per nuovi vitalismi.
Il percorso è suddiviso in sei sezioni tematiche: Sotto il Segno i Lucifero, Luoghi dell’illuminazione e Ziggurat dell’anima, Angeli Demoni. Sogni incubi Visioni, il Trionfo delle tenebre verso l’Olocausto Mondiale, Altre Metamorfosi e Luci(fero) tra i grattacieli.

Alcuni pittori in mostra sono rappresentanti di una visione simbolista nordica come Frank Von Stuck, Odillon Redon, Arnold Böcklin e M. Kostantinas Ciurlionis o Gustav Moreau in cui la natura era il campo di forze misteriose e i personaggi divisi tra paganesimo e cristianesimo, o decadente come nelle inquietudini di James Ensor tra sogni e presagi misteriosi; alleggeriscono l’atmosfera le donne del pittore veneziano Guido Cadorin e del tedesco Leo Putz, messaggere del futuro, a cui affida messaggi di felicità, illuminato dallo sguardo lungimirante di Paul Klee che vedeva nell’arte la maggiore rappresentazione del cambiamento all’alba della guerra.

Informazioni per visitare la mostra

Palazzo Roverella – Rovigo, Via Laurenti 8/10

Orari:
Feriali: 9.00-19.00. Sabato e festivi: 9.00-20.00
Chiuso i lunedì non festivi.

Biglietti:
Intero: 11 euro
Ridotto: 9 euro
Da 6 a 18 anni, over 65, studenti
Gratuito: Fino a 5 anni, portatori di handicap e 1 accompagnatore, giornalisti con tesserino, militari.

Il Demone della Modernità Mostra a Rovigo

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Foto|studioesseci

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ultimo aggiornamento: 23-02-2015