Ah, l’estate. Sole, mare ma anche pelle arrossata, se godete troppo dei benefici dell’astro incandescente senza adeguate protezioni. Non vi sto augurando nulla del genere, sia chiaro, sebbene io sia chiusa in una stanza dietro una scrivania mentre voi ve ne state beatamente in spiaggia. Mi limito, per ora, a invidiarvi (e non poco, lo ammetto). E vi consiglio un paio di ricettine semplici ma efficaci per ovviare agli inconvenienti dell’indigestione da sole.
Le proprietà dell’acqua di rose sono ben note da decenni e in commercio se ne trovano di ogni genere e formato. Ma è così semplice prepararla in casa che non vorrete più fidarvi delle confezioni che nascondono, come spesso accade, insidie e componenti allergenici. Ad esempio sapevate che spesso questo prodotto contiene un conservante, il Kathon C, che è noto per procurare reazioni allergiche e dermatiti in soggetti predisposti (e spesso inconsapevoli)? Ecco, ora lo sapete e tra poco saprete anche come evitare simili sgradite sorprese.
Pronte? Ecco cosa ci serve:
- 1 dl. di acqua distillata
- petali di rose rosse freschi. Servono circa 10 rose. Chiedete loro scusa e coglietele senza indugio. Sono belle, ma anche buone per la nostra ricetta. Suvvia, non siate così sensibili.
- una o più boccette di vetro per conservare il prodotto finito
- olio essenziale purissimo alla rosa, se volete accentuare la fragranza. Si trova in erboristeria, va specificato che è per uso cosmetico e non per il diffusore.
Procediamo:
dai petali va eliminata delicatamente, usando solo le mani, l’eventuale parte bianca dell’attaccatura. Poi vanno riuniti, avendo cura di non schiacciarli o pressarli troppo, in una sacchetto di garza di cotone (va bene pure il colino del tè, se lo avete) e immersi in una pentola nella quale faremo bollire l’acqua distillata. Quando l’acqua arriva a ebollizione spegniamo il fuoco e lasciamo in infusione per circa un quarto d’ora. Nel frattempo godete del profumino leggiadro che si è diffuso in cucina. Non lasciatevi andare a sogni troppo lunghi, o i petali marciranno.
Ecco, ora è il momento di aggiungere qualche goccia di olio essenziale alla rosa. Poi con un imbuto verseremo l’acqua di rose nella bottiglietta di vetro. È pronta da usare per tonificare, lenire e rinfrescare il viso stressato dal sole e dal caldo. Soprattutto se conservata in frigo, l’effetto godurioso sarà più deciso.
Va consumata entro tre mesi.
Una variante astringente della ricetta appena vista si può preparare usando aceto bianco al posto dell’acqua distillata e petali di rose bianche. Il procedimento richiede una lenta macerazione al buio per due settimane. Poi basterà filtrare con una garza di cotone e conservare in frigo. Miracoloso sulle pelli grasse.
Qualcuno propone un’ulteriore variante aggiungendo un ingrediente, l’alcol, che si può benissimo evitare. Ma se vorrete cimentarvi anche in questa, ecco la ricetta.
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