È il caso di dirlo, alla Biennale d’Arte di Venezia l’arte va a ruba. Nel vero senso della parola. Un tentativo di furto, infatti, c’è stato nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2015 all’interno del  Padiglione Ufficiale di San Marino. I ladri hanno provato a trafugare, per la seconda volta, l’opera dell’artista cinese Liu Ruo Wang, che espone  nell’ambito di Friendship Project presso lo Spazio Telecom Italia Future Centre.

Il furto, avvenuto nel padiglione allestito in occasione della 56a Biennale d’Arte di Venezia, ha interessato uno dei lupi che compongono l’opera dell’artista; l’opera aveva già destato molto interesse nei giorni scorsi,  per via della sua imponenza e del suo profondo  significato. Si tratta, infatti, di un branco di quasi cento lupi in ferro realizzati a grandezza naturale, con le enormi  fauci aperte e insanguinate, che corrono verso una  riproduzione della Pietà di Michelangelo.

Un’opera che vuole rappresentare da un lato una denuncia contro chi attacca e distrugge l’arte, dall’altro una condanna contro le persecuzioni religiose, una denuncia quanto mai importante soprattutto perché fatta da un artista cinese che fa suo il grido di dolore di Sua Santità Papa Francesco sul  colpevole silenzio del mondo.

Uno di questi lupi è posto fuori dall’ingresso dell’area espositiva, ed è proprio questo che ha subito due tentativi di furto, fortunatamente entrambi non riusciti, grazie al servizio di sorveglianza interno allo Spazio Telecom Italia Future Centre, che hanno sventato il colpo e allertato la polizia.

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ultimo aggiornamento: 07-05-2015