Per combattere la dermatite seborroica da qualche anno è disponibile un nuovo farmaco, l’alukina, presentato come poco meno che “miracoloso” per la cura di questa fastidiosa patologia cutanea. Si tratta di una pomata che si basa sull’azione di tre principi attivi, in grado di debellare i fastidiosi eczemi e le crosticine nel giro di qualche settimana.

Liberi tutti dalla dermatite, dunque? Beh, quando parliamo di medicinali, è sempre necessario andarci con i piedi di piombo e non farci trasportare da facili entusiasmi, sicuramente l’alukina si è dimostrata efficacissima nel far regredire i sintomi della malattia, ma molto dipende dalla risposta individuale. Intanto, ricordiamoci che cosa sia, esattamente, la dermatite seborroica.

Si tratta di una delle forme più comuni di dermatite, a sua volta una infiammazione della pelle che può avere moltissime cause, tra cui quella allergica e autoimmune. Nel caso della variante “seborroica”, come dice la parola stessa sono particolarmente coinvolte le aree del volto e del copro ricche di ghiandole sebacee, come il cuoio capelluto – dove si formano crosticine untuose che creano una sorta di forfora grassa – ma anche la fronte, il mento, l’area tra le sopracciglia eccetera. Insomma, eczemi ben visibili e soprattutto antiestetici che si cerca in ogni modo di debellare.

Fino all’arrivo dell’alukina, per combattere la dermatite seborroica, si usavano pomate al cortisone che seppur efficaci in prima istanza, in realtà non risolvevano il problema, anche perché questa patologia ha la caratteristica di ripresentarsi anche dopo fasi lunghe di “dormienza”. Ma da cosa è composta l’alukina, e come si usa?
Ecco i tre componenti principali:

  • Allume di rocca: un minerale di origine vulcanica a PH acido, il quale ha proprietà antimicotiche (efficace contro le infezioni fungine), antisettiche e astringenti. E’ in grado di ridurre l’eccesso di sebo, abbassa il PH cutaneo creando una condizione sfavorevole alla proliferazione batterica. E’ usato anche come deodorante naturale non avendo alcun effetto collaterale
  • Retinil palmitato: sintetizzato dalla vitamina A, questo composto chimico contrasta la produzione di radicali liberi che agevolano l’invecchiamento, ripristina l’idratazione naturale e stimola il ricambio delle cellule dell’epidermide
  • Acido glicirretico: sostanza naturale estratta dalla liquirizia, con proprietà anti-rossore, astringenti e cicatrizzanti, inoltre favorisce l’assorbimento delle altre due componenti del farmaco

Grazie all’azione combinata dei suoi principi attivi, l’alukina è in grado di ridurre tutti i sintomi della dermatite nel giro di una settimana, come dimostrato da una ricerca del 2011 condotta per conto dell’ISPLAD (Italian Society of Plastic-Regenerative Sourgery and Oncologic Dermatology) su un campione di 50 pazienti di età comprese tra i25 e i 60 anni che hanno “testato” l’alukina.

Risultato della sperimentazione? Dopo una settimana di uso costante (applicazione due volte al giorno della pomata sulle aree interessate dalla dermatite), solo il 2-3% del campione presentava a ancora intensi sintomi (presenza di eczemi arrossati e desquamazioni) della malattia. Una riduzione significativa, poi, era visibile in quasi tutti dopo 14 giorni dall’inizio del trattamento. Tutti contenti? Non proprio, una fetta di pazienti non reagisce positivamente all’azione dell’alukina, in genere si tratta degli stessi che non hanno tratto mai beneficio da nessuna altra cura in precedenza e che quindi presentano una sorta di farmaco-resistenza.

Questo medicinale è, ormai, consigliato da tutti i dermatologi perché è ben tollerato e non da’ effetti collaterali particolari, e soprattutto perché, dati alla mano, il 75% dei pazienti trattati ne ha avuto notevole giovamento. Quindi, se anche il vostro problema è la dermatite seborroica, incrociate le dite sperando di non rientrare in quel 25% di persone refrattarie all’alukina, e fatevela prescrivere dal vostro dermatologo.

Foto| di Wootang01 per Flickr

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ultimo aggiornamento: 23-03-2013