Style & Fashion ha intervistato in esclusiva Sharon Stone, l’abbiamo incontrata a Berlino, in occasione della sua presentazione come testimonial globale di Galderma e volto di “Proof in Real Life“, è la prima volta che una celebrità di fama mondiale appare in una campagna in favore dei trattamenti estetici. Con Sharon Stone abbiamo parlato di fama, Hollywood, perfezione e bellezza. Ma ciò che più ci ha sorpreso della diva non è solo la sua simpatia, ma soprattutto il suo essere una donna forte, che non ha paura di commuoversi mentre ti racconta l’amore per i suoi figli, o manifesta la sua fragilità dopo la malattia e ti racconta con occhi vivaci e una risata unica come sia diventata “quasi per gioco” una sex symbol.

Come consideri il mondo della pubblicità e il concetto di perfezione che spesso traspare?

Ad Hollywood, non lo chiedono mai agli uomini, quando mettono un uomo di sett’anni accanto ad una ventenne. Avevo 37 anni, ma una di 47 ha detto che ero troppo vecchia per una parte. Succede nel mio lavoro, ma non solo, credo che sarebbe stupido e falso affermare che succeda solamente nel mondo del cinema e della recitazione. Penso che sia una cosa primitiva, le persone sono attratte da come l’altro appare, il suo aspetto fisico e il suo odore. Se pretendiamo che non sia vero e abbiamo discussioni sul “se dovesse essere vero”, vorrebbe dire combattere contro la natura. È naturale, tu sei attratto da qualcuno perché ti piace il suo aspetto e il suo odore, è un fatto della vita. E pretendere di essere arrabbiati con le persone per i fatti che sono così come sono, è qualcosa che francamente non capisco. Non tutti sono attratti da qualcuno perché assomigliano a Tom Cruise, anzi certe persone sono attratte da altri che al contrario non hanno niente a che fare con l’aspetto di Tom Cruise. Ognuno ha il proprio stile e gli piacciono persone che sono in un certo modo, è normale che non ci piacciano le stesse cose. Ma fare pubblicità, provare a venderci una sola cosa, quello è l’errore. Perché credo che non sia così che funzionino le cose. Le persone si innamorano dei difetti, non si sente mai nessuno dire: oh sono così innamorato di questa persona perché ogni cosa che la riguarda è così perfetta.

Come ti tieni in forma?

Sono magra già di mio, è una cosa che nessuno vuole sentirsi dire lo so, ma è vero. Ho un sedere davvero piatto, in realtà non è che mi tengo molto in forma, più che altro sono magra. Ma mi piace davvero molto fare esercizio. Amo andare in palestra, quelle aperte 24 ore su 24 che costano 39,99 al mese, proprio lì dove vanno tutti.

Cosa hai imparato fisicamente e psicologicamente durante gli anni?

Fisicamente ho imparato che sono più forte di quanto pensassi e psicologicamente ho imparato che molte mie debolezze sono anche i miei punti di forza. Ho imparato che non dobbiamo pretendere di essere qualcuno che non siamo e quando ci arrendiamo alle nostre debolezze, qualche volta troviamo in loro una enorme quantità di forza.

Parlando di chirurgia estetica?

Qui stiamo discutendo proprio di un’alternativa alla chirurgia estetica, qualcosa che noi pensiamo sia più moderno, più lento e forse anche più avanzato. È un’alternativa più facile, fresca, qualcosa che ti faccia sembrare più come la te stessa originale piuttosto che alterata.

Ci parli della tua esperienza con Galderma?

Fino ad ora la mia esperienza è stata davvero ottima, perché è un’azienda che si impegna tantissimo nella ricerca scientifica, sono davvero inseriti nella realtà medica. Non è un’azienda che sta cercando di creare grandissimi cambiamenti, o meglio falsi cambiamenti. Io credo che cerchino di far vedere le persone così come sono e ti dicano che “tu sei abbastanza”. Non vogliono trasformarti in qualcuno che non sei al contrario dicono: prendiamo ciò che c’è già per farti risplendere al meglio. In molte pubblicità sento che si rivolgono alle persone come se ci sia qualcosa di sbagliato in loro, che devono essere più giovani, più magri, più abbronzati e così via, mentre questa è un’azienda che sento dire: ci piace il modo in cui sei già e ti aiuteremo a sentirti meglio. È questo che mi piace.

Come ti sei sentita tu dopo il trattamento?

Io l’ho fatto dopo aver avuto un’aneurisma ed un infarto, quindi per me fu più un modo per rispondere a quel che mi successe: la mia faccia era caduta, ho perso il 18 percento del mio corpo, così quello che ho imparato è che potevano ricostruire ciò che non c’era più. E avvenuto tutto in un periodo molto fragile della mia vita, perché sono quasi morta, ero molto magra e molto debole e il mio dottore era davvero gentile. Per tutto il tempo mi parlava e mi diceva: questo è il lavoro che hai fatto, questa sei tu. Per tutto il tempo mi ha parlato di chi pensava che io fossi, quindi è stata un’esperienza davvero emotiva e ristoratrice per me. Era l’ideale e l’ho fatta per un paio di anni ed ero felice che fosse lì per aiutarmi. Mi Sentivo fragile, fisicamente molto fragile. Sono stata fortunata e credo sia fantastico sapere che è un’ottima alternativa che da meravigliose possibilità alle persone non solo perché ti rende più fiducioso ma perché so personalmente come ci si sente in un periodo di crisi.

Hai qualche trucco per quando ti senti troppo stanca?

Prima di tutto so che non sono sola, ma che nel mondo ci sono letteralmente altri milioni di donne che si sentono come me in quei momenti. Non sono la sola madre single lavoratrice, o la sola donna lavoratrice, e solo sapendolo questo mi aiuta. Sembrerà sciocco, ma “metto l’armatura” con la S maiuscolo, dicendomi sono una Superwoman, mi fa gridare uhuhuh! Per tutte le mamme lì fuori, dedico la canzone Superwoman di Alicia Keys. Amo questa canzone, perché so che non sono solo io, Alicia non ha scritto quella canzone per me, e lo dice nella canzone, è per tutte le mamme lì fuori. Si fa molto, si viaggia, si lavora e lo fai per la famiglia non per te stessa e quindi francamente ciò che faccio è prendere una ciotola di metallo che riempio di ghiaccio e acqua e ci metto il viso, perché se devo mettere la mia faccia davanti alle telecamere non è bello quando ho un aspetto orribile e stanco. Quindi metto la mia faccia in una ciotola di ghiaccio.

Come ti senti bella nella tua vita di tutti i giorni?

Ho tre bellissimi figli e sono loro che mi fanno sentire bella. Uno di loro ha compiuto 9 anni ieri e gli altri due settimane fa, hanno tutti i loro compleanni insieme e sono tutti in quell’età in cui stanno per diventare degli ometti, piccoli uomini. Insomma, stanno portando la mia borsa alla macchina, sono venuti al lavoro per la prima volta, vedono che lavoro e mi augurano una buona giornata al lavoro, ed è questo che fa davvero la differenza per me. Questo mi fa davvero sentire speciale, mi fa sentire come se avessi uno scopo.

Esiste la perfezione?

Credo che nella nostra società ci dicano che dobbiamo tutti essere una certa persona, dei bravi bambini, così che non ci siano problemi, che tutti siano perfetti. Ma non esiste la perfezione sono solamente cazzate. E quando ci insegnano ad essere perfetti, ci stanno insegnando qualcosa che non è vero. Quando parliamo con le persone dobbiamo vendere l’opportunità per te di essere al tuo meglio, non per te di essere perfetto, semplicemente perché la perfezione non esiste. Nessuno è perfetto. La miglior cosa che mi è successa è quando avevo 20 anni circa e ho fatto amicizia con una donna che era la photo editor di Playboy Magazine e mi ha portato ad un servizio fotografico e ho visto come le ragazze avessero dei difetti sotto il seno e il sedere e io ho chiesto come avrebbero fatto, e lei mi disse che li avrebbero cancellati dopo le foto. E io pensavo, è fantastico perché anche quelle ragazze non sono perfette, ero così sollevata che ho pensato: Fantastico, è tutto finto! Anche se ti fanno pensare che devi raggiungere questo e quest’altro parametro estetico, arrivi alla consapevolezza che non c’è nessuna perfezione.

Come si sente ad essere un sex symbol?

È divertente perché per la prima parte della mia carriera io non riuscivo ad avere un lavoro, perché nessuno pensava che fossi sexy, andavo in giro con grandi vestiti neri, gli occhiali e i miei libri e tutti dicevano: oh no lei non è per niente sexy. Non potevo avere un lavoro e pagarmi le bollette e quant’altro, quindi ho pensato, forse dovrei essere su Playboy come mi aveva proposto la mia amica photo editor. Così ho fatto un accordo con lei dove sarei stata nuda solo sopra e non sotto e che sarebbe stata lei a scrivere la storia. Io non ho niente a che fare con Playboy, ma poi ho pensato, aiuterò le persone a capire e vedere che sono sexy. Ho detto alle persone che ero sexy e loro ci hanno creduto e ora le persone pensano che io sia sexy. Le persone hanno creduto alla storia, ed ora hanno paura di me, hanno comprato il mito, la storia, ma in realtà io sono sempre la ragazza con i vestiti larghi e la borsa con i libri.

credit image Blogo (photo by Caterina Di Iorgi)

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ultimo aggiornamento: 04-06-2015