In occasione di Pitti Immagine 88, quest’anno dedicato alla scoperta del colore e della sua evoluzione nel corso dei secoli, Cariaggi ha presentato “Tinctoria: la Civiltà dei Colori”, una mostra storica, arricchita da una proposta contemporanea di sviluppo e di tecnologia per l’utilizzo dei colori vegetali nella tintura dei pregiati filati firmati Cariaggi.

Azienda marchigiana leader nella produzione di filati in cashmere, infatti, Cariaggi dopo anni di ricerca sui colori naturali, celebra l’importanza del colore, elemento che permea tutti gli aspetti della vita umana, con la mostra organizzata con il patrocinio del Comune di Firenze che sarà visitabile dal 16 giugno al 3 luglio.

Qui i visitatori, potranno accedere per la prima volta a un luogo ricco di storia e fascino, il Laboratorio di Restauro degli Arazzi dell’Opificio delle Pietre Dure, situato all’interno della torre che sovrasta Palazzo Vecchio a Firenze, e potranno assistere e confrontarsi con i ricercatori dell’Istituto impegnati nell’attività di restauro dell’arazzo fiammingo oggetto stesso dell’esposizione (“La Battaglia di Roncisvalle” XIV Sec., proveniente dal Museo del Bargello di Firenze). Un’esperienza irripetibile e affascinante che, accompagnando il visitatore attraverso un percorso dinamico e coinvolgente, racconta la straordinaria bellezza dei colori naturali, dalla preistoria ai giorni nostri.

La mostra si articola in un percorso di 8 sezioni, ciascuna dedicata a un periodo storico o a un argomento specifico, arricchite da immagini, video, musiche e oggetti che testimoniano l’importanza dei colori nell’evoluzione della società e nella realizzazione del grande patrimonio artistico tessile e pittorico. Allo stesso tempo la mostra traccia l’incontro tra cultura e impresa, sfociando in un progetto moltiplicatore di idee che si innescano a catena e generano innovazione, tecnologia, sostenibilità ambientale.

Le 8 sezioni di Tinctoria, si dividono in questo modo: “Dalla Preistoria a Perkin”, in cui si ripercorre l’utilizzo del colore dagli albori della storia dell’uomo fino all’invenzione ai primi del 1900 dei colori sintetici; “Erbe e colori”, un excursus nello studio di erbe e colori, con erbari a stampa e antiche tavole botaniche; “Il blu di Guado”, un approfondimento sulla storia del Guado; “Manifatture fiorentine”, con testimonianze dell’importanza del Guado nelle opere pittoriche e artigianali, come libri storici sull’arte tinctoria della Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti di Macerata e preziose e antiche tovaglie d’altare tinte col Guado, gentilmente concesse dal Cav. del Lavoro Arnaldo Caprai.

“Arazzi”, invece, mostra l’affascinante lavoro di ricerca e restauro portato avanti dall’Opificio delle Pietre Dure; “Guado e indaco, la storia del blu”, un viaggio nel blu, dalla diffusione del Guado all’avvento dell’indaco indiano, fino alla produzione dei primi blue-jeans e all’introduzione dell’indaco sintetico; “Tecnologie Green”, dimostrazione di come dalla riscoperta dei colori vegetali possano nascere nuovi processi sostenibili e rinnovabili per il settore tessile e abbigliamento; ed infine, “I filati di Cariaggi”, l’innovazione incontra la tradizione, l’industria si sposa con l’artigianato nelle proposte della filatura marchigiana.

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ultimo aggiornamento: 19-06-2015