Ha sfilato sulle passerelle della Paris Men Fashion Week la collezione primavera estate 2016 di Louis Vuitton, che per questa stagione è una celebrazione delle similitudini negli stili globali, piuttosto che delle sue differenze. Sia trasformando che trasponendo i codici degli abiti tradizionali e contemporanei, dalla tribù Lahu della Thailandia all’America’s Ivy League, la Collezione Louis Vuitton si impone giocosamente come parte di questo tempio del linguaggio globale della moda.

Molti ospiti erano presenti alla sfilata, tra cui Kanye West, Zayn Malik, Joe Jonas, Jérémie Laheurte, Will Peltz, Marianne Faithfull, Jade Jagger, Hidetoshi Nakata, Luca Calvani, Boran Jing, Karen Elson, Haruma Miura, Mario Maurer, Russell Westbrook e Nile Rodgers.

“Per questa collezione, piuttosto che focalizzarmi su una sola destinazione, ho pensato al viaggiare per il mondo” dice Kim Jones, Direttore Artistico delle Collezioni Uomo Louis Vuitton. “Al giorno d’oggi, il viaggiatore sceglie degli oggetti ovunque vada e li personalizza. In questa collezione utilizziamo molte idee e tecniche del sud-est asiatico, come il Mayanmar, la Thailandia, il Laos e la Cambogia. Allo stesso tempo, volevamo provare quanto questi stili avessero tanto in comune: ad esempio, l’abito tradizionale della tribù Lahu in Thailandia si avvicina molto allo sportswear contemporaneo. La moda è un linguaggio che riflette diverse culture e tribù nel mondo, da New York, Tokyo, Bangkok fino ad arrivare a Parigi, e tutto questo caratterizza anche Louis Vuitton”.

Guardando a come le persone si identificano nel mondo, quindi dagli individui che indossano la modesta giacca da turista fino agli estimatori di capi iconici e lussuosi, la Collezione Louis Vuitton rappresenta questa contaminazione di stili, mantenendo pur sempre saldi i codici della Maison. I tradizionali ricami a righe della cultura Thai fanno quindi eco allo sportswear contemporaneo, così come i motivi del Monogram LV. Le silhouette tipiche degli abiti tradizionali del sud-est asiatico riflettono i volumi over-size delle giacche da baseball americane o i pantaloni della tuta in seta ricamata. Nuove forme di luce, l’organza unita alla pelle, il lusso che fa eco al funzionale waterproof del passato, caratterizzano i pezzi che sono completamente reversibili. Il colore indaco è caratterizzante e unificatore, dalle sontuose pelli di Kobe giapponese tinte a mano e asciugate al sole, alle giacche americane da aviatore, alle nuove sete mixate al denim, fino ad arrivare ai parka in seta stampata camouflage. Persino gli accessori di perle sono trattati sontuosamente con il colore indaco ancora dentro la loro conchiglia.

I pellami Louis Vuitton Monogram, Epi e Taiga sono i materiali ricorrenti per le borse e le scarpe. Un nuovo Canvas ultra flessibile rende il Monogram più leggero e maneggevole sia negli zaini che nelle borse. In questa stagione, la pelle Epi trova collocazione non solo nella Maroquinerie tradizionale ma anche nelle scarpe, mentre la pelle Taiga è reintrodotta sia per le scarpe che per le borse, aggiungendo un giocoso materiale agli accessori.

La musica della sfilata di oggi è stata creata dall’inimitabile performer e produttore Nile Rodgers. “Nile è uno dei miei eroi”, dice Kim Jones. “E’ stato incredibile lavorare con lui per questa stagione, poiché è una persona che ha saputo valicare tutti i confini grazie ai vari artisti con cui ha collaborato in giro per il mondo. La sua musica è la metafora di questa collezione: prende tutte le influenze del mondo, le mixa tra loro e crea un nuovo sound”.

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credit image by Press Office Louis Vuitton (photo by Bertrand Rindoff, Ludwig Bonnet, Matthieu Dortomb)

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ultimo aggiornamento: 26-06-2015