Alberto Guardiani svela con uno short movie il nuovo concept della Linea Donna, nato dal coordinamento creativo di Serena Guardiani. La prima visione è stata riservata ai buyer. In un ambiente immersivo di ultima generazione, è stato proiettato il film ideato e diretto da Serena Guardiani per illustrare la sua prima collezione Donna per la prossima Primavera Estate 2016.

Un coinvolgente racconto per immagini in cui le calzature – assolute protagoniste – vengono calate in uno scenario di vita vissuta, per esaltare la loro versatilità nelle diverse occasioni d’uso. Si tratta di una collezione di rottura: una svolta decisa nell’universo della Donna Alberto Guardiani, che cambia e si evolve senza però rinnegare il passato.

Il rinnovamento infatti passa anche dalla riscoperta delle proprie radici: la collezione si riappropria del DNA del marchio, a partire dalla scelta dei modelli rappresentati. Non a caso, tra i modelli-chiave della Primavera Estate 2016 c’è la sneaker, una calzatura da sempre iconica per il brand marchigiano. La classica scarpa ginnica tuttavia è solo un punto di partenza: reinterpretata in chiave dressy-chic, sceglie audaci fondi strutturati contrapposti a tomaie essenziali e sofisticate. Il risultato è un accessorio ibrido, che sa unire vocazione elegante e attitudine leisure: un perfetto passe-par-tout metropolitano per donne eclettiche, che tengono volentieri la testa tra le nuvole, ma con i piedi sempre ben saldi per terra.

Sulla stessa lunghezza d’onda si sviluppano anche i modelli d’ispirazione boyish, altra colonna portante della collezione. Le classiche fogge maschili – dalle stringate ai mocassini – poggiano su suole importanti, e si aggiornano con cut-out inaspettati, rinnovandosi attraverso la sperimentazione di materiali inediti, colori iperfemminili, lavorazioni insolite e dettagli preziosi.

Il piglio dinamico della Primavera Estate 2016 contamina gli irrinunciabili tacchi, che si fanno ora più agili e confortevoli, privilegiando quella versatilità indispensabile allo stile di vita contemporaneo. L’approccio pragmatico è evidente: l’elemento decorativo diventa parte della struttura, e nasce dalla contrapposizione di materiali e finiture. Ne risultano accessori grintosi, che hanno tutte le carte in regola per diventare
protagonisti.

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ultimo aggiornamento: 04-09-2015