[blogo-gallery id=”936818″ layout=”photostory” title=”Prada Resort 2016 campagna pubblicitaria: l’innocenza eccentrica, gli scatti di Steven Meisel” slug=”prada-resort-2016-campagna-pubblicitaria-linnocenza-eccentrica-gli-scatti-di-steven-meisel” id=”936818″ total_images=”3″ photo=”0,1,2″]

Per la campagna pubblicitaria Prada Resort 2016, Steven Meisel realizza una serie di ritratti informali in cui il decorativismo pop viene sovvertito dal minimalismo industriale e le modelle ci osservano con intensità. Lexi Boling, Meghan Collison, Ina Jensen, Lineisy Montero, Julia Nobis e Greta Varlese emanano una sorta di innocenza eccentrica. La consapevolezza distaccata del loro sguardo è controbilanciata dal linguaggio del corpo: mani sui fianchi o incrociate e braccia che oscillano come in una danza.

Il concetto di post-modestia e quello di lusso sono indagati in un dialogo fatto di contrasti e dicotomie. Ne risultano abiti di forte impatto, dalle silhouette morbide e semplici, costruiti a partire dalle forme essenziali di una T-shirt. Soprabiti ricoperti di paillettes, tubini in pelle, aderenti maglioni stampati sono indossati su maglie con lunghissime maniche a righe. Le borse multicolori in pelle stampata o traforata e gli orecchini oversize sono parte integrante della storia. Il decorativismo, attraverso la ripetizione in serie di simboli, rievoca il concetto di postpop art. La semplicità diventa unicità.

L’anonimo sfondo richiama un paesaggio post industriale e quasi stride con la carica sensuale, lasciando intendere che il motivo del coniglio ricorrente nella collezione non è così ingenuo come sembra. C’è un’ombra che attraversa le immagini, ricordandoci che luce e oscurità sono spesso intrecciate tra loro. Lo sguardo delle modelle è allusivo e seducente allo stesso tempo e suggerisce a chiunque decida di seguirle di aspettarsi
l’inaspettato.

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ultimo aggiornamento: 30-10-2015