Il 24 film della serie James Bond, SPECTRE, prosegue là dove si concludeva Skyfall, con Daniel Craig che ritorna per il suo quarto film da 007, mentre i personaggi di Q (interpretato da Ben Whishaw) e Moneypenny (Naomie Harris) ritornano insieme al nuovo M (Ralph Fiennes).

Il nuovo 007 è diverso rispetto ai precedenti, l’esplorazione su Bond analizza tutte le sue sfaccettature, mostrando sguardi inediti della sua personalità, in Spectre, il più celebre agente segreto del mondo è efficiente, sicuro di sè, con il pieno controllo del proprio destino. Ha una missione ben precisa e niente e nessuno potrà ostacolarlo. In Spectre non solo James Bond si redime, ma è anche più umano.

Il film si apre con 007 in missione a Città del Messico ed poi a Roma dove incontra Lucia Sciarra (Monica Bellucci), la vedova di un criminale infame. James Bond si infiltra in una riunione segreta dove svela l’esistenza di una sinistra organizzazione nota con il nome di Spectre. La famigerata organizzazione è già comparsa in sei film precedenti di Bond, ma in questo ultimo film, l’intera organizzazione è rivista in chiave 21° secolo.

Anche i filmmaker sono entusiasti per gli sviluppi narrativi all’MI6. Mentre Bond scopre sempre più cose su SPECTRE, deve anche vedersela con problemi legati all’MI6. A Londra, infatti, Max Denbigh (Andrew Scott), nome in codice C, è stato appena eletto capo del Centro per la Sicurezza Nazionale e ha deciso di sfidare la sezione MI6.

James Bond è costretto quindi a chiedere aiuto a Q e Moneypenny ed ad imbarcarsi in una missione che lo porterà in diversi paesi nel mondo, il James Bond di Daniel Craig in Spectre si avvicina molto di più ai film degli anni ’60 e ’70, ma è anche molto più individualistico. Spectre infatti richiama i classici film Bond per quanto riguarda le macchine, i toni, e persino i tagli degli abito di 007. Spectre rispolvera un po’ di quel glamour emanato dal James Bond epico del passato, così la sequenza che apre SPECTRE a Città del Messico è qualcosa di strepitoso, e spiana la strada ad un film eccezionale.

Ma come ben sappiamo James Bond non è certo immune alle bellezze femminili, e in Spectre lo vediamo nella sua veste di seduttore. La prima donna a cascare al suo fascino è Estrella, che conosciamo a Città del Messico, interpretata dall’attrice messicana Stephanie Sigman. Bond incontra poi la bellissima vedova Lucia Sciarra, interpretata dall’italiana Monica Bellucci, che interpreta una donna italiana molto seduttiva e piena di segreti. Un’altra donna che gioca un ruolo fondamentale è Madeleine Swann, interpretata dall’attrice francese Léa Seydoux. Un medico ed una donna forte, intelligente, indipendente che non vuole avere nulla a che fare con Bond quando lo incontra la prima volta. Non ne subisce il fascino. Poi però, mentre la storia si dipana, gli eventi creano un cambiamento nella dinamica della loro relazione che si scioglie.

Ma James Bond deve anche confrontarsi con l’enigmatico e raccapricciante, Oberhauser, il capo dell’organizzazione, Spectre interpretato dall’attore Christoph Waltz. In questo film la dinamica protagonista/antagonista è propriamente quella classica, si basa sul fatto che la missione del protagonista deve essere ostacolata, e ad ogni ostacolo si deve aggiungere un livello di difficoltà che non solo mette a rischio e pericolo il conseguimento della missione, ma persino l’esistenza dell’eroe stesso. Tramite le rivelazioni che scopriamo in Spectre, lentamente iniziamo a capire che dietro tutte le tragedie che Bond aveva affrontato negli ultimi tre film v’è un solo uomo…

A curare lo stile di James Bond è la costumista Jany Temime che veste Daniel Craig in Tom Ford, con completi super sartoriali, boxer Sunspel, una giacca in camoscio di Joh Varvatos, occhiali da sole Tom Ford e l’immancabile Omega al polso.

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ultimo aggiornamento: 02-11-2015