Tutte le ultime notizie sul caso di Yara Gambirasio dal 23 aprile le potete trovare su questa pagina.

18 aprile 2013 – ore 13.00: La famiglia di Yara Gambirasio non ha ancora avuto giustizia. I genitori sono due persone discrete e hanno vissuto il loro dolore lontano dai riflettori della stampa e della televisione. Sono passati quasi tre anni dalla morte della piccola e il killer non si trova. Gli inquirenti stanno lavorando sodo e sono stati in grado di scoprire tantissimi dettagli importanti, ma manca sempre l’unica cosa fondamentale: arrestare l’assassino. La mamma Maura Panerese si è lasciata andare a un piccolo sfogo, come riporta il Tgcom (v.r.):

Sto perdendo la fiducia. Ogni volta che si annuncia una svolta, subito arriva la smentita. Indagini su indagini, ipotesi su ipotesi, ma alla fine che cos’hanno scoperto? Ho scritto persino al presidente della Repubblica Napolitano perché volevo parlare a una persona della quale ho massima fiducia, come fosse un padre. Sia chiaro, non accuso nessuno, chiedo solo di essere coinvolta di più da chi indaga. Come famiglia chiediamo più collaborazione. Vogliamo sapere la verità.

Il test del Dna conferma che il killer è figlio di Guerinoni

17 aprile 2013 – ore 15.30
L’ipotesi è stata confermata. A circa un mese dalla riesumazione del corpo di Giuseppe Guerinoni, il test del Dna non lascia spazio a dubbi: l’assassino di Yara Gambirasio è il figlio dell’autista di Gorno. Il materiale genetico combacia perfettamente. Ora, agli inquirenti spetta il difficilissimo compito di trovare l’uomo e arrestarlo.

Dalle analisi è emerso che l’Y di Guerinoni e quello di ignoto 1 (così è stato chiamato il killer che ha lasciato tracce sui vestiti della bambina uccisa) sono identici. A questo punto, è possibile cercare con certezza un uomo di 50 anni, perché dovrebbe essere nato agli inizi degli anni Sessanta. È ancora ignota l’identità dell’assassino e della madre (v.r.).

Parla la donna di Rovetta scagionata dalle accuse

17 aprile 2013 – ore 09.45
Si chiama Antonietta, la donna sospetta erroneamente di essere la mamma del killer di Yara Gambirasio. Il test del dna ha dimostrato che la signora è totalmente estranea ai fatti, così estranea da non aver neanche mai conosciuto Giuseppe Guerinoni, il famoso autista di Gorno padre dell’uomo che commesso l’omicidio di Brembate. Ha dichiarato così a Il Giorno (v.r):

Mi chiedo perché sono finita nel mirino. Io non sono di San Lorenzo, sono di Clusone. Sono venuta qui dopo essermi sposata. Non parlo neanche con la gente di San Lorenzo. Perché invece qualcuno deve parlare a vanvera e mettermi in mezzo? Quando mi hanno chiamato i carabinieri ho pensato di avere commesso un’infrazione con la macchina.

Continuano le indagini su presunte relazioni nascoste degli anni 60

16 aprile 2013 – ore 12.15
Dopo il test negativo sulla donna che poteva essere la mamma del killer di Yara, gli inquirenti continuano a indagare, scavando nel passato delle donne di quella valle che ormai è sotto la lente di ingrandimento per la morte della giovane. C’è chi sottolinea come negli anni Sessanta fossero molte le relazioni che non si dovevano conoscere in paese, tanto che le ragazze rimaste incinta venivano mandate in val di Sclave a partorire. Ed è là che gli abitanti della valle invitano a indagare.

Il paese, però, si divide, tra chi sostiene che questo è un processo inutile alla città, che il paese non merita, e tra chi, invece, sostiene che è tutto necessario, per dare finalmente un volto a chi ha tolto la vita alla piccola Yara. Del resto tutto è nato per delle rivelazioni di un ex collega del Guarinoni, che è convinto di quello che ha affermato: l’uomo ha avuto una relazione extraconiugale dalla quale è nato un figlio. Ora bisogna solo ritrovare quella donna, ma sono passati così tanti anni e in molti sono ritrosi a parlare. Le investigazioni, dunque, continuano, tra pettegolezzi presunti e probabili indizi!

Interrogato l’ex datore di lavoro di Fikri conferma il suo alibi

15 aprile 2013 – ore 19.00.
È stato interrogato questa mattina Roberto Benozzo, l’ex datore di lavoro di Fikri, dal pm Letizia Ruggeri. L’uomo non è indagato. Apparentemente dall’incontro di oggi non sono emerse novità, perché Benozzo ha confermato ancora una volta di aver lavorato con Fikri in cantiere per poi cenare sempre con lui al ristorante Le Vele di Bonate (v.r).

Né io né Fikri abbiamo visto, notato o saputo qualcosa in merito alla scomparsa di Yara Gambirasio. In caso contrario lo avremmo già detto agli inquirenti.

Test del Dna negativo sulla donna sospettata

15 aprile 2013 – ore 09.00 Si conclude con un nulla di fatto, il test sul Dna della presunta mamma dell’assassino. Dopo aver raccolto a San Lorenzo di Rovetta informazioni su una donna che avrebbe potuto essere l’amante dell’autista di Gorno, gli inquirenti hanno provveduto agli esami. Sembra esserci davvero la possibilità di essere arrivati a una volta: la signora ha circa 70 anni e ha un figlio muratore di 50 anni.

Il materiale genetico della donna è stato inviato ai Ris di Parma per essere analizzato, ed essere poi comparato con il campione di Dna trovato sui vestiti di Yara Gambirasio. Purtroppo l’esito è stato negativo. L’indagine, ovviamente, non si chiude qui: ci sono ancora 400 donne da analizzare, ora con più attenzione (v.r).

Dna sospetto, potrebbe essere la madre dell’assassino

13 aprile 2013 – ore 14.30
Nel caso di Yara potremmo essere ad una svolta, dal momento che gli inquirenti si sarebbero concentrati sul profilo di una donna che, secondo le indiscrezioni raccolte, potrebbe essere la madre dell’assassino. Secondo le voci delle ultime ore il dna di questa donna sarebbe già stato inviato ai laboratori del Ris di Parma, dove dovrà essere analizzato con la massima urgenza.

Gli inquirenti hanno raccolto indizi e segnalazioni molto interessanti in merito a questa donna, che potrebbe essere proprio la mamma del presunto figlio illegittimo di Giuseppe Guarinoni, autista morto nel 1999 ritenuto il padre biologico del killer di Yara. Ma solamente l’esito delle analisi del Dna potranno dare una risposta positiva o una risposta negativa in merito. Ovviamente, sull’identità della donna c’è il massimo riserbo! (p.c.)

L’assassino viveva nella Casa dell’Orfano di Clusone?

12 aprile 2013 – ore 12.30.
Nuove indiscrezioni sull’identità del killer di Yara Gambirasio. Il giornale Araberara, infatti, avrebbe scoperto, ascoltando alcuni testimoni, che non solo la donna che gli inquirenti cercano avrebbe un soprannome, ma anche che avrebbe partorito il figlio, possibile assassino della giovane, nella Casa dell’Orfano di Clusone, lasciando poi lì il piccolo e ricostruendosi una nuova vita in paese o, addirittura, cambiando città.

Ecco il ricordo di una donna intervistata dal giornale:

Erano gli anni ’60 e si racconta che una ragazza era rimasta incinta qui a San Lorenzo di Rovetta. La chiamavano con un soprannome per via del colore dei capelli e probabilmente portava anche il cognome tipico delle famiglie del paese. Tutti ne parlavano: la donna avrebbe partorito alla Casa dell’Orfano, a Clusone, dove si sarebbe rifugiata quand’era incinta, ma poi sarebbe tornata in paese, si sarebbe sposata e ora sarebbe nonna.

Le voci, dunque, si rincorrono in paese, mentre gli inquirenti non lasciano in sospeso nessuna traccia, anche se questa della Casa dell’Orfano risulta essere di difficile interpretazione, dal momento che i registri della struttura, chiusa a metà degli anni Ottanta, non si trovano e c’è chi sospetta che in realtà non siano mai esistiti. (p.c.)

Nuova perizia per la traduzione delle telefonate di Fikri

11 aprile 2013 – ore 10.10.

Per il caso della morte di Yara Gambirasio è stata disposta una nuova traduzione della telefonata fatta da Mahammed Fikri alla fidanzata. Telefonata che gli era costata il carcere, per poi essere scagionato dall’accusa di omicidio, rimanendo comunque tra i sospettati per aver probabilmente assistito all’omicidio della giovane. La telefonata è già stata tradotta dodici volte: nella maggior parte delle traduzioni il marocchino inveiva contro un creditore che non gli rispondeva, mentre una delle prime aveva carpito questo messaggio:

Allah mi aiuti, non l’ho uccisa io.

Gli inquirenti sono convinti che lui sappia qualcosa, tanto che adesso Fikri è accusato di favoreggiamento. Il gip Patrizia Ingrascì ha nominato un nuovo esperto di lingua araba, che, insieme ai traduttori dell’accusa e della difesa, dovranno fare luce su quelle parole. Trattandosi di incidente probatorio, la traduzione questa volta sarà una prova. (p.c.)

Test del Dna sulle mamme di Rovetta che hanno partorito negli anni Sessanta

10 aprile 2013 – ore 14.30.

Ggli inquirenti ricominciano a prelevare campioni di Dna nella speranza di individuare finalmente l’assassino di Yara Gambirasio. I Carabinieri, infatti, da un paio di giorni stanno lavorando sul caso, acquisendo il Dna di donne che hanno avuto un figlio nella prima metà degli anni Sessanta a Rovetta o nelle zone limitrofe. I militari cercano un riscontro con le dichiarazioni dell’ex collega di Giuseppe Guarinoni, ritenuto dagli inquirenti il padre dell’omicida di Yara. L’uomo è morto nel 1999, ma un figlio illegittimo, che secondo il collega avrebbe avuto da una donna di Rovetta, potrebbe essere il colpevole e che oggi potrebbe avere 50 anni. Ora i carabinieri stanno cercando di risalire alla donna, che, come sottolineato dal testimone, abitava San Lorenzo di Rovetta.

Un compito non facile, perché molte donne si sono trasferite: gli inquirenti dovranno lavorare sull’elenco dell’anagrafe, considerando anche il fatto che nel frattempo alcune di loro potrebbero essere morte. (p.c.)

Carabinieri alla ricerca di un possibile figlio illegittimo di Giuseppe Guarinoni

Per la morte di Yara Gambirasio gli inquirenti cercano sugli elenchi anagrafici tutti i nomi di persone nate negli anni Sessanta e nei primi anni Settanta che portano il cognome della madre, per cercare di trovare quel figlio illegittimo nato a San Lorenzo di Rovetta che sarebbe l’assassino della piccola. Ma il presunto killer potrebbe anche portare il cognome del padre che lo credeva suo e identificabile come illegittimo solo con la prova del Dna.

Le ultime notizie sull’omicidio di Yara Gambirasio riguardano la ricerca del figlio illegittimo, nato probabilmente negli anni Sessanta e nei primi anni Settanta nel paese della Val Seriana, di Giuseppe Guerinoni, ritenuto dagli inquirenti il padre biologico dell’assassino di Yara.

Ad indicare la presenza di un presunto figlio illegittimo dell’uomo, un suo ex collega, oggi pensionato, che un anno fa aveva taciuto questo particolare, per rivelarlo invece qualche settimana fa: i carabinieri dopo il suo racconto si sono subito messi sulle tracce di questo ragazzo, che potrebbe essere registrato all’anagrafe con il cognome della madre, ma anche del padre, che poteva averlo riconosciuto come suo.

Gli inquirenti, dunque, studiano gli archivi anagrafici, anche alla ricerca di donne coetanee di Guerinoni: con in mano una serie di nomi è probabile che i carabinieri ricomincino ad acquisire campioni salivari, nel tentativo di dare finalmente un volto all’uomo che ha ucciso Yara Gambirasio!

Foto | Crimeblog

Via | Ecodibergamo

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ultimo aggiornamento: 18-04-2013