Dopo tante polemiche e amarezze, finalmente Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, potrà ricevere un significativo riconoscimento della legittimità della sua battaglia e un piccolo risarcimento “a posteriori”: riceverà dal Comune di Bologna la cittadinanza onoraria.

A rendere ancora più pregna di significato la cerimonia, che si svolgerà nel pomeriggio del 22 aprile, sarà la presenza della ministra dell’interno Anna Maria Cancellieri, la quale, non appena saputo della decisione presa dal consiglio comunale di bologna, ha espresso il desiderio di essere presente. Una soddisfazione per questa mamma così dignitosa nel suo chiedere giustizia – una giustizia non vendicativa, è bene ribadirlo – per il proprio ragazzo, ucciso a soli 18 anni dalle botte di 4 agenti di polizia dopo un fermo.

Come forse ricorderete, proprio la volontà della maggioranza PD del consiglio comunale del capoluogo emiliano di concedere questa alta onorificenza alla signora Moretti, aveva suscitato le ire dei consiglieri di minoranza (PDL e Lega), che avevano definito l’idea della cittadinanza onoraria una vera e propria “marchetta”. Peraltro va ricordato che poco tempo fa Patrizia Moretti, che lavora come impiegata presso gli uffici del comune di Ferrara, la sua città, aveva dovuto subire l’ennesimo – vergognoso – attacco alla memoria di Federico, ad opera di alcuni poliziotti del sindacato indipendente Coisp.

Costoro avevano avuto la brillante idea di manifestare “solidarietà” ai colleghi in carcere per aver causato la morte di Federico Aldrovandi proprio sotto le finestre dell’ufficio di mamma Patrizia. Per fortuna la gravità del fatto spinse l’intero Parlamento, e in particolare la ministra dell’Interno Cancellieri, a manifestare ufficialmente solidarietà alla signora Moretti e riprovazione per l’iniziativa del Coisp. La cerimonia ufficiale di consegna della cittadinanza onoraria si terrà a Bologna il 22 aprile, ore 16. E speriamo, con tutto il cuore, che finalmente la memoria di Federico Aldrovandi, morto a 18 anni nel settembre del 2005 dopo essere stato oggetto di pestaggio da parte di alcuni poliziotti di Ferrara – tutti condannati in via definitiva – non venga ulteriormente infangata e che la sua famiglia abbia finalmente la possibilità di guardare oltre.

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ultimo aggiornamento: 13-04-2013